L’ennesimo cambio di casacca in Consiglio comunale, scatena la polemica. Daniela Drudi torna in Forza Italia e nella Lista Tosi, abbandonando, abbastanza a sorpresa, Verona Domani. E qui, è subito tempesta. “Scelta coraggiosa e coerente”, afferma Alberto Bozza. “Il partito non sostiene l’attuale maggioranza e si allarga alle forze civiche e alla società civile”.
“Sono felice, Forza Italia sostiene il Governo Draghi e Tosi è stato un grande sindaco e rilancerà Verona” dice dal canto suo Daniela Drudi. “Sboarina ha fatto poco e male per la cultura, senza coinvolgere commissione e Consiglio”.
“Dalla Drudi scelta in controtendenza, mentre tutti cercano poltrone lei va con noi all’opposizione. Lavoriamo per il bene di Verona” è il parere di Flavio Tosi.
Bozza ha poi sottolineato: “La scelta di Daniela è importante e coraggiosa, perché è anomalo passare dai banchi delle maggioranza a quelli dell’opposizione come fa lei oggi. Ma è una scelta coerente rispetto al suo percorso e ai suoi valori. Daniela sul piano politico ritorna in Forza Italia, partito in cui ha militato undici anni, e sul piano civico sceglie la Lista Tosi in Consiglio comunale”.
Durissimo il commento di Verona Domani: “Per la povera Drudi è la parabola finale di un peregrinare vergognoso ed irrispettoso verso i suoi elettori. I principali traditi infatti sono questi ultimi. Prima berlusconiana di ferro, poi tosiana di interesse, e grazie al nostro aiuto e sostegno, presidente di Circoscrizione, mai amata e sempre sul filo. Aderente a Verona Domani, eletta in Battiti per Verona Domani, non certo con una cifra eccellente ma ripescata con le dimissioni degli assessori e passata anche con i voti di chi ha tracciato la croce sul simbolo della lista civica senza scrivere il suo nome. Da subito promossa a presidente di una delle Commissioni più importanti vale a dire la Cultura grazie all’appoggio e sul conto di Verona Domani. Poi peregrinata in Fratelli d’Italia perché a suo dire lei sarebbe stata l’unica vera assessora alla Cultura e il Movimento Civico le avrebbe invece preferito l’avv. Francesca Briani.
Iscritta convinta a FDI, neo pasionaria della Destra Liberale e Conservatrice Italiana, si rende protagonista di un ritorno in Verona Domani, convinta che l’assenza di rappresentatività sopraggiunta del movimento le potesse garantire l’agognato assessoratoMa nulla…visto che la CAREGA tarda ad arrivare ecco l’ennesimo ribaltone verso il tanto “odiato” Tosi (tramite la porta di Forza Italia) che non si limitò a criticare da mai compianta presidente del Centro”.
Certo non le fa onore scappare di casa in questo modo, senza nemmeno un avviso agli amici di viaggio che l’avevano riaccolta come in famiglia. Per noi ovviamente Daniela è espulsa con effetto immediato”, conclude il comunicato di Verona Domani.
Non manca l’intervento di Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune.”Pensavamo di aver visto tutto con il passaggio di Alessandro Gennari dai Cinque Stelle alla Lega dei fondamentalisti cattolici Lorenzo Fontana e Vito Comencini. E invece no’, osserva Bertucco. “Sono ben 12, un terzo del Consiglio comunale, i consiglieri che hanno cambiato almeno una volta casacca in corsa: Maria Fiore Adami da Battiti a Fratelli d’Italia; Paola Bressan da Battiti a Forza Italia; Thomas Laperna dalla Lega a Verona Domani; Gianmarco Padovani da Verona Pulita al Gruppo Misto e infine a Fratelli d’Italia. Paolo Rossi da Verona Domani alla Lega per poi tornare a Verona Domani; Roberto Simeoni dalla Lega a Battiti; Velardi da Forza Italia alla Lega. Occorrerà chiedere al Comandante Altamura se presta un vigile alla Segreteria del Consiglio per dirigere il traffico…”.