È partito da Trento lo scorso 20 giugno, Giornata mondiale del Rifugiato, ed è arrivato a Verona mercoledì sera. Marcerà tutta l’estate, per arrivare il 20 ottobre in piazza San Pietro, da papa Francesco. L’attivista per i diritti umani John Mpaliza, meglio conosciuto come peace walking man (il camminatore per la pace) ha chiamato tutti a partecipare alla marcia “Restiamo Umani”, strumento nonviolento attraverso cui mandare un messaggio chiaro alla politica e, in particolare, a chi lucra sulle difficoltà e sull’insicurezza dei più deboli. L’idea è marciare insieme e organizzare incontri in varie città per ribadire che non si è d’accordo con questo clima di disumanizzazione. La Marcia Restiamo Umani è un evento nazionale a tappe, che coinvolge più persone, associazioni, organizzazioni e reti possibili, locali o nazionali, nella speranza che, a loro volta, organizzino una tappa locale e un momento di confronto sui temi dell’accoglienza, di abbattimento dei muri e costruzione di ponti tra le culture, dei diritti per tutti, sulla legge (in)sicurezza, con l’augurio di arrivare a proposte/idee e piste di soluzione per una resistenza attiva e positiva. I marciatori, che arrivavano dalla tappa di San Bonifacio, si sono incontrati in piazza Santa Toscana per marciare insieme a John verso vicolo Pozzo alla casa madre dei missionari comboniani, dove li aspettava un punto di accoglienza e ristoro. E’ seguito un momento di condivisione di impegni e servizi nel campo delle migrazioni dopo il Decreto sicurezza bis con le varie realtà presenti e le comunità africane.