“Di fronte a questi dati straordinari mi sento di gioire con compostezza e responsabilità, ben sapendo che quando si parla di turismo si parla di una delle attività umane tra le più sensibili e mutevoli”. ono parole di Federico Caner, che non eccede nei trionfalismi ma da assessore regionale al turismo non può che esprimere soddisfazione commentando i dati relativi al movimento turistico nel Veneto nel 2016. “Un anno di record” è il titolo delle slide con le quali, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Venezia, Caner ha illustrato i numeri che sanciscono non solo il primato turistico del Veneto, sempre più saldamente al primo posto tra le regioni italiane (totalizzando il 15,2% degli arrivi ed il 16,1% di presenze di turisti dell’intera penisola), ma anche la sua collocazione tra le più importanti a livello europeo. Nel 2016 in tutte le province venete vi è stato un aumento sia di arrivi che di presenze rispetto all’anno precedente e particolarmente rilevanti sono stati gli aumenti di presenze a Verona (+9,1%), Treviso (+5,2%) e Padova (+4,4%). Le migliori performance tra i comprensori sono quelle del lago (+6.2% di arrivi e +7.2% di presenze), che ha superato il propri record grazie soprattutto ai tedeschi che rimangono i clienti più affezionati (40%), ma anche all’incremento di italiani e olandesi e delle città d’arte (+3,9 di arrivi e +6.1% di presenze).