Argomento. L’aria che respiriamo. Nei dieci anni passati se ne è parlato poco, poi pochissimo, infine c’è stato un vero e proprio silenzio stampa. L’aria si è trasformata in una specie di tabù. Ora si scopre che le pm10 sono tornate sopra il limite dei 50 microgrammi al metro cubo. E da metà settimana sono ulteriormente cresciute. Daltronde non piove e il ristagno dell’aria e dello smog non può che aumentare. Così si è giustamente deciso il blocco delle automobili inquinanti. Sboarina ha firmato l’ordinanza con i divieti cercando di mettere almeno un cerotto su un problema sul quale l’amministrazione passata è stata molto distratta. Ora i nodi sono venuti al pettine. La situazione è così grave che il provvedimento verrà adottato anche da 98 comuni della Provincia di Verona. Le multe per chi non rispetterà il provvedimento saranno salatissime e a loro si aggiungerà la sospensione temporale della patente. L’aria che respiriamo deve ritornare ad essere un problema prioritario. Soprattutto nel Comune di Verona dove in alcune zone l’aria è pesantissima e cattiva. Pensiamo che sia meglio respirare bene che circolare con un Suv.