Residenti e commercianti, convivenza difficile La Città Antica viene descritta come una zona particolarmente bella, ma difficile da vivere. Si assiste a una progressiva espulsione delle fasce deboli. La chiusura della Ztl avrebbe dovuto essere riequilibrata con la gestione del trasporto pubblico

In quale Circoscrizione abiti? Quali sono i problemi del tuo quartiere e quali risposte intenderà dare l’amministrazione comunale per risolverli? Quali sono le priorità sulle quali intervenire? E i progetti rimasti incompiuti? Le risposte a tante domande sono contenute nel documento preliminare del piano di assetto del territorio (Pat), che ha ascoltato le varie realtà cittadine e ha predisposto documenti dedicati a ciascuna delle 8 Circoscrizioni e agli specifici quartieri Un punto di partenza di quello che c’è da fare e delle aspettative dei residenti, ma anche delle strategie previste per lo sviluppo della città che La cronaca vi proporrà in diverse puntate nelle quali potrete trovare le risposte e le notizie per il vostro quartiere. Cominciamo oggi dalla Circoscrizione 1 e quindi da Città antica, San Zeno, Valverde, Veronetta, Cittadella. Città antica. Viene descritta come una “zona della città difficile da vivere, parte della città particolarmente bella , ma sta prevalendo nel percepito del cittadino la difficoltà di viverla. E questo vale per tutte le fasce di età”. Chi ci abita qui? “Turisti, anziani, operatori economici, studenti, dipendenti dell’indotto commerciale”. Di conseguenza uno dei problemi è che “si assiste ad una progressiva espulsione delle fasce deboli”. Inoltre “Il centro storico presenta una carenza di spazi verdi, spazi di incontro e aggregazione. Il fiume e i suoi argini sono una risorsa importante ma poco utilizzata, bisognerebbe viverli di più”. Il turismo sta portando una trasformazione sociale. “I centri di aggregazione sono calati – prima c’erano le osterie, adesso tutto è rivolto al turismo. Sono carenti anche le associazioni e la capacità aggregativa. Sono cambiati gli esercizi commerciali e negozi di prossimità, più improntati ai bisogni dei turisti che a quelli dei residenti”. Le conseguenza si riflettono sulla vivibilità. Tra i primi bisogni emerge il “Controllo del rumore causato soprattutto dalla clientela dei bar/locali/plateatici. E poi il controllo della gestione dei fumi/odori, delle cucine dei locali che emanano sia odori che forti rumori”. Città antica vuol dire poi ZTL che ora è stata chiusa 24 ore su 24, senza più fasce di libero accesso. Verso la Ztl “non c’è una preclusione, anzi, sarebbe gradita, ma prima dovrebbe essere riequilibrata la gestione del trasporto pubblico che in centro è carente, soprattutto nelle vie interne”, viene sottolineato nel Pat. E infatti da più parti si è sempre chiesto che la chiusura della Ztl venisse accompagnata, come si faceva una volta, dai minibus di collegamento con le aree esterne al centro storico.

Piste ciclabili inadeguate e pericolose. E’ stata riscontrata una riduzione del servizio di mobilità. Un tempo c’era il Pollicino

Un centro storico che vive di turismo ha poi altre criticità legate a rifiuti e mobilità: “Insufficiente la raccolta dei rifiuti, soprattutto per il fatto che le attività economiche conferiscono nei cassonetti pubblici. Manutenzione delle strade e in generale delle strutture. Incrementare e collegare i parcheggi adiacenti al centro per facilitare l’accesso di chi ci lavora. Piste ciclabili inadeguate e pericolose. Mancano parcheggi e garage per i residenti”. Quali sono i sogni per il futuro secondo chi vive in Città antica? Innanzi tutto la priorità è il “Bisogno di ripopolamento dei residenti” e di conseguenza le “Attività commerciali di vicinato sono da aumentare” proprio per una “maggiore attenzione ai residenti”. Un altro desiderio riguarda “l’utilizzo dell’area ex macello – prima era stato previsto come spazio per artigianato, ma ora si è declinato per lo più verso l’agroalimentare con la presenza del mercato alimentare. Andrebbe reindirizzato ad uso del quartiere”. Questo nell’ottica di riattivare e sfruttare meglio i luoghi di aggregazione come appunto il lungadige ed ex macello”. Certo che trasformazioni stanno snaturando la città antica. “La sovrappressione del turismo negli ultimi 15/20 anni –città beneficiata dal punto di vista economico, ma le conseguenze per i cittadini sono sproporzionate. Conseguente svuotamento della popolazione residente e invecchiamento. Riduzione attività commerciali di vicinato – anche se sono stati aperti alcuni piccoli supermercati (costosi, indirizzati al turismo). Esplosione attività turistiche e delle locazioni, di cui si chiede la regolamentazione e limitazione (per la difficile convivenza con i residenti, in condominio, ad esempio), che causa anche un aumento dei prezzi delle locazioni e degli immobili per chi intende risiedere”. Altro sogno è avere una mobilità pubblica efficiente. Invece si è riscontrata una “riduzione del servizio di mobilità pubblica di prossimità – un tempo c’era l’autobus Pollicino, che era considerato un servizio molto gradito, ma è stato sostituito dal trenino dei turisti. I plateatici causano fatica nel vivere il quartiere come residenti (per rumore, ma anche per occupazione di spazi e difficoltà a volte di camminare)”. E l’effetto di questa difficile convivenza ha portato a un continuo “conflitto di interessi tra residenti e operatori”. Nella prossima puntata gli altri quartieri della prima Circoscrizione con i loro problemi e i loro sogni: Veronetta, San Zeno, Cittadella e Valverde. MB (fine prima puntata)