Regioni Speciali più autonome, soprattutto dal punto di vista finanziario, più risorse ma anche più competenze, modificando i patti Stato-Regioni, e l’avvio di una strada che porti a ridurre le impugnazioni di leggi regionali da parte del Governo. Sono alcuni degli obiettivi fissati oggi dal coordinamento della Conferenza dei Consigli regionali, rappresentato dai presidenti delle assemblee di Friuli Venezia Giulia e Veneto, Piero Mauro Zanin e Roberto Ciambetti, rispettivamente vice e presidente della conferenza, durante l’incontro a Roma con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.
“Abbiamo stilato con il ministro- spiega Zanin intervistato dalla ‘Dire’- un’agenda di lavoro per i prossimi mesi, che veda una stretta relazione tra Governo e assemblee legislative. Gli argomenti che approfondiremo saranno in particolare il contenzioso tra Stato e Regioni, quindi la possibilità che il Governo impugni il meno possibile le leggi regionali”. Secondo il presidente dell’aula “su questo c’è l’impegno serio da parte del Governo che dall’altra parte- sottolinea- chiede pero’ alle Regioni che, in caso di impegni a modificare le leggi regionali, questi siano assolti”. Tema caro a Zanin poi il ruolo delle Regioni nell’Europa che “deve essere dei popoli e delle comunita’, e su questo abbiamo trovato un’ampia convergenza insieme alla Gelmini”.
Il presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia pone l’accento anche sul post Covid, “in particolare abbiamo chiesto al ministro un incontro tra le cinque regioni a statuto speciale, per definire in modo proattivo, per il dopo pandemia, anche le funzioni dell’autonomia e della specialità delle nostre regioni. E’ vero che tratteniamo parte delle risorse fiscali sul territorio, ma dall’altra parte- ricorda- svolgiamo anche tante funzioni in proprio”.
E su questo fronte Zanin rileva uno squilibrio sul controllo della spesa ma anche una disponibilità del ministro a venire incontro alle esigenze espresse. Secondo il presidente, il Friuli Venezia Giulia e’ quella più svantaggiata tra le Regioni autonome e punta a un riallineamento complessivo in vista della ridefinizione del Patto con lo Stato. Secondo Zanin serve che i consigli regionali siano parte attiva e propositiva in un contesto di ridistribuzione equilibrata di competenze e risorse.