In occasione dell’uscita del remake di Il colore viola, nota pellicola del 1985 diretta da Steven Spielberg e ora rielaborata dal regista ghanese Blitz Bazawule, dedichiamo la nostra uscita della rubrica sulle Perle del cinema su piattaforma alla versione quasi quarantennale del film di Spielberg e a una piccola chicca sul filone dell’emancipazione black dal titolo Precious.
Il colore viola (1985 – Sky OnDemand)
Celie è una quattordicenne che vive nel sud degli Stati Uniti, ai primi del Novecento, in compagnia di un padre che la abusa sessualmente e di una madre anaffettiva. Separata dai propri figli, frutto dell’incesto del padre, è costretta a sposarsi con un uomo altrettanto violento. Quando in città arriva la sorella Nettie tutto cambia per Celie, che in lei riesce a trovare amore e sicurezza per la prima volta nella sua vita.Tratto dall’omonimo best-seller di Alice Walker, prima donna afroamericana a vincere il Premio Pulitzer, il film di Spielberg aveva all’epoca ricevuto ben 10 candidature ai premi Oscar (senza riuscire a vincerne neanche una) ed era stato persino oggetto di polemiche in merito a una certa semplificazione – e appropriazione – dell’immaginario degli ex-schiavi afroamericani; ma nonostante le peripezie nella ricezione di pubblico e critica Il colore viola è comunque finito nel novero dei film che, col senno di poi, sono entrati nella memoria collettiva come film-cult. La cura della fotografia e della costruzione scenica portano infatti davvero lo spettatore a immergersi nella disperata psicologia delle protagoniste, capitanate da una Woophi Goldberg al massimo del suo splendore. Un pezzo di storia della cinematografia mondiale che, diatribe a parte, vale la pena recuperare in preparazione alla visione del remake uscito proprio oggi nelle sale.
Precious (2009 – Amazon Prime Video)
Harlem. Precious é una ragazza di diciassette anni alla sua seconda maternità (entrambe dovute alle violenze del padre). Analfabeta, obesa e maltrattata dalla madre, spronata da una sua insegnante e da un’assistente sociale decide di elevarsi da quel mondo di ignoranza e abuso iscrivendosi a una scuola speciale. Da questa decisione partirà l’avventura che la porterà sulla via del riscatto. Straziante ritratto di una popolazione che occupa i sobborghi d’America vivendo nell’ignoranza e nell’abbandono sociale, Precious racconta con una durezza e un realismo quasi documentaristico la storia di Clareece Jones sfruttando tutta l’espressività di cui il medium cinematografico è capace e senza mai risparmiare niente allo spettatore: i primissimi piani reiterati e l’uso di inquadrature spesso sfuocate e oblique ci gettano direttamente nel marasma di caos e angoscia vissuto da Clareece, giovane donna che con la sua scarna e violenta comprensione del mondo riesce comunque a nutrire il suo desiderio di libertà ed emancipazione. Coinvolge fino alla commozione la sua parabola personale in attesa di compimento, appassiona lo sforzo interpretativo di Gabourey Sidibe, nominata insieme a Mo’Nique (la madre) nella categoria Miglior attrice agli Oscar del 2010.
Maria Letizia Cilea