“Ravioli dolci con cioccolato, buoni dentro e buoni fuori”: questo è il cuore dell’idea di mettere la pasta fresca al servizio di un progetto nazionale di solidarietà, realizzato da Rana per portare un pasto a chi è più in difficoltà. La campagna ha trasformato la spesa in un gesto di generosità, semplice ed autentico, raggiungendo un risultato oltre le aspettative: 2.136.456 di piatti di pasta fresca donati ai più bisognosi da ottobre 2020 a febbraio 2021. Si tratta di circa 267 tonnellate di prodotti Rana, che grazie ai 2.000 volontari e alle 7.600 strutture caritative unite nella rete della Fondazione, arrivano sulle tavole delle persone bisognose.
Una meccanica diretta e trasparente, costantemente accessibile e monitorabile sul sito giovannirana.it, che ha generato un aiuto tangibile e reale. Così la famiglia Rana ha coinvolto in questi mesi i consumatori che, con il loro semplice acquisto generavano un’azione di generosità: per ogni confezione di Ravioli dolci con cioccolato acquistata, il Pastificio ha donato due confezioni di pasta fresca a Banco Alimentare.
L’adesione all’iniziativa è stata immediata ed entusiastica: “L’emergenza sanitaria ha provocato una crisi economica e sociale senza precedenti. Quando leggo i dati su questa ondata di povertà, non vedo numeri ma volti di persone sconvolte dalla perdita del lavoro, dal vuoto emotivo e sociale che questa perdita genera. Credo quindi sia vitale fornire un sostegno concreto a coloro che più hanno bisogno e dare così il proprio contributo a questo nostro paese che si sta impegnando per rialzarsi e ripartire.” dichiara Gian Luca Rana, Amministratore Delegato del Pastificio Rana “Per questo sono profondamente grato che questo nostro progetto solidarietà in pochi mesi abbia garantito più di due milioni di piatti di pasta fresca, è un risultato che parla da sé. Lo spirito che lo anima è condivisione, unione, tra la nostra famiglia, la comunità di coloro che lavorano con noi e quella dei consumatori che scelgono la nostra qualità, sapendo che vale doppio, perché supporta chi è in difficoltà. La solidarietà e la gratitudine sono valori irrinunciabili, soprattutto nella situazione che stiamo vivendo. Questa straordinaria partecipazione delle persone conferma che la tavola è incontro, è amicizia. Distribuire in tutt’Italia questi milioni di piatti è stato possibile grazie alla collaborazione di migliaia di volontari del Banco Alimentare”. Una collaborazione quella tra Rana e il Banco Alimentare che ha avuto inizio nel 2016, con l’obiettivo di portare pasti freschi e di qualità a coloro che non possono permettersi di fare la spesa. Attraverso le campagne di solidarietà promosse in questi anni il Pastificio Rana ha raggiunto la cifra di circa 10 milioni di piatti di pasta fresca donati. Un grande traguardo documentato passo dopo passo: Rana, infatti, per ciascun progetto ha pubblicato tutte le bolle di consegna, cosicché i consumatori potessero seguire ogni confezione arrivata a destinazione.
“Questa partnership, ormai consolidata, è straordinaria, – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, – e ci ha consentito di distribuire nelle ultime quattro campagne quasi 10 milioni di piatti di pasta fresca, a dimostrazione della grande attenzione e sensibilità di Rana e dei suoi clienti. Ancora una volta saremo in grado di distribuire, attraverso le circa 7.600 strutture caritative convenzionate, oltre 2 milioni di piatti di pasta fresca, come sempre di grande qualità. È fondamentale e consolante per noi e ci riempie di gratitudine sapere di poter contare sulla capacità di condivisione di Rana, che ci permette ancora una volta di portare conforto a chi è in difficoltà soprattutto in questo particolare momento.”
Ma Rana non si ferma e prosegue il proprio impegno a sostegno dei più deboli.. Mai come in questo periodo, infatti, l’indigenza segna una rapida crescita in Italia, registrando il valore più elevato dal 2005. Secondo le stime preliminari dell’Istat relative al 2020, infatti, sono 1 milione in più le persone che vivono in povertà assoluta rispetto all’anno precedente, per un totale di 5,6 milioni di individui che rappresentano il 9,4% della popolazione italiana.