Ma possibile che il raduno degli scout che ha riempito l’Arena non sia stato autorizzato, come prevede la prassi, dalla Soprintendenza che deve dare il proprio benestare per gli eventi nell’anfiteatro? Così sostiene la reggente della Soprintendenza Brunella Bruno: dal Comune non sarebbe arrivata nessuna richiesta in questo senso. Il sindaco Damiano Tommasi ieri mattina ha quindi chiesto immediatamente una relazione agli uffici competenti per capire se è stato rispettato l’iter autorizzatorio o se è stato saltato qualche passaggio. L’esempio più recente è quello della Via Crucis che si è svolta venerdì santo, 7 aprile, guidata dal vescovo Domenico Pompili e con la presenza del sindaco Tommasi. La soprintendenza, che da quando è stato trasferito Tinè è ancora senza un titolare che si spera venga nominato a breve da Roma, è retta in questo periodo dalla dirigente Bruno: nei suoi uffici sarebbe arrivata solo una richiesta da parte dell’Associazione degli scout cattolici, Agesci, organizzatrice dell’evento in Arena per festeggiare il centenario con messa celebrata dal vescovo Domenico. Ma troppo tardi per svolgere il processo autorizzatorio. Anche perché gli eventi religiosi, ricordiamo fra tutti il grande raduno in Arena con papa Wojtyla, sono esclusi dagli eventi areniani. E il mese scorso la Via Crucis. Deroghe. Ma non la regola. Perciò la Soprintendenza ha chiesto chiarimenti al Comune. E il sindaco ora attende sul suo tavolo una relazione per capire se è vero che la richiesta di autorizzazione non è mai partita. Una polemica surreale per il consigliere regionale e comunale Alberto Bozza: “Da un lato abbiamo il sindaco Tommasi che come al solito non programma, non si confronta e non comunica, ma agisce impropriamente e alla cieca. Dall’altra c’è la necessità che a Verona arrivi un soprintendente che abbia una visione più ampia e moderna sull’utilizzo dell’Arena. Manca dai tempi di Magani. Prevale infatti una visione un po’ conservatrice e ristretta della soprintendenza sull’utilizzo dell’Arena”. E ricorda quando la Giunta Tosi lavorava “in piena sintonia” con l’allora sovrintendente. Oltre a Bozza interviene sulla polemica anche un altro consigliere regionale, Stefano valdegamberi che definisce “Inqualificabile” la presa di posizione della Soprintendenza sulla messa degli scout in Arena. “Il problema è la salvaguardia del monumento o la messa? La Soprintendenza dovrebbe preoccuparsi di più della montagna di patrimonio culturale in stato di abbandono nel nostro terrorio e non cercare la polemica su eventi come questo. Siete lì per la tutela di un bene architettonico storico o per decidere se la messa è più o meno compatibile con l’Anfiteatro”. “Comunque, cari burocrati della Sovrintendenza”, continua il consigliere Valdegamberi, “ richiamare il “precedente” e la “discriminazione di altre religioni“ è del tutto pretestuoso quando da questa religione e non da altre è nata la stragrande maggioranza del patrimonio artistico del nostro Paese. Da uomini di cultura e – non di fede – ignorare questo è grave”.