Approvata alla Camera la Legge Antispreco, ma Verona su questo è un territorio “avanguardista”. Con il progetto R.E.B.U.S., attivo dal 2008, si riduce lo spreco e si recuperano beni invenduti da destinare a famiglie del territorio in condizione di disagio socio-economico. Tra gli attori chiave del progetto, Acli Provinciali di Verona, che coordina e gestisce la progettualità, e Veronamercato S.p.a., presieduta da Gianni Dalla Bernardina, che da subito ha creduto nell’iniziativa e aderito alla rete per attivare il recupero presso il Centro Agroalimentare. Questa collaborazione ha permesso di recuperare lo scorso anno 1.220.599 chilogrammi di frutta e verdura. Sedici le Onlus coinvolte e 61 i posteggianti che donano quotidianamente.
IL PROGETTO
Da oltre 7 anni con il progetto R.E.B.U.S. la città scaligera è il centro di una rete di solidarietà che si estende in altre sei province in Veneto e Lombardia e pone in collegamento istituzioni, aziende e enti no profit al fine di ridurre lo spreco e recuperare beni invenduti (in primis alimentari) da destinare, attraverso le associazioni messe in rete, a famiglie indigenti del territorio. A coordinare il tutto ci sono le Acli Provinciali di Verona, che hanno dato il via sette anni fa al progetto con l’obiettivo di creare e promuovere reti e sinergie tra i tre macrosettori (mondo profit, istituzioni e terzo settore) e favorire la diffusione di un modello solidale di gestione integrata delle eccedenze per ridurre e prevenire la produzione di rifiuti alla fonte. Tra gli attori chiave della buona passivi vi è Veronamercato S.p.a. che da subito ha creduto nell’iniziativa e aderito alla rete per attivare il recupero presso il Centro Agroalimentare. Grazie alla riuscita collaborazione grandi passi in avanti sono stati fatti in questi anni e oggi si tirano le somme: dai 5.000 chilogrammi recuperati nel 2008 si è passati ad un recupero che nel 2015 si attesta a 1.220.599 chilogrammi.
L’INSERIMENTO NEL REGOLAMENTO TASSA RIFIUTI COMUNALE
Grazie alla collaborazione con il Comune e con AMIA Verona S.p.a., il progetto è inserito nel Regolamento TARI dove è previsto uno sgravio fiscale per i donatori coinvolti. Veronamercato sulla base dello sgravio ottenuto elargisce annualmente un contributo economico alle Acli Provinciali di Verona che in questo modo possono garantire un posto di lavoro e la continuità nel coordinamento dell’attività di recupero presso lo stesso mercato ortofrutticolo.
UN RECUPERO ATTENTO E AD IMPATTO AMBIENTALE RIDOTTO
L’annullamento di passaggi intermedi mette l’azienda donatrice in contatto diretto con l’associazione beneficiaria. La logica della riduzione degli sprechi è così estesa alla gestione più complessiva dell’attività di recupero ed è possibile eliminare i costi e gli impatti derivanti dallo stoccaggio in un magazzino di quanto donato. Il recupero avviene inoltre sulla base di procedure igienico-sanitarie specifiche elaborate con l’Ulss20 ed ogni donazione è tracciata mediante apposita documentazione a garanzia che non si verifichino azioni di rivendita. Particolare attenzione è infine rivolta al recupero di cibi freschi, quali ad esempio frutta e verdura, con la finalità di garantire a tutti il diritto di accesso non solo al cibo ma anche e soprattutto al buon cibo. Il recupero presso il Mercato Ortofrutticolo è in questo senso fondamentale in quanto permette di offrire anche a famiglie in difficoltà, che normalmente non li acquistano per il costo elevato, prodotti essenziali per una vita in salute. Gli impatti oltre che di tipo ambientale, economico e sociale sono quindi anche sanitari (garanzia di maggiori livelli di salute).