Supportare l’inclusione lavorativa per donne vulnerabili a Verona per far tornare a splendere i talenti al femminile: questo l’obiettivo del progetto “Bloom: talenti che sbocciano” di Quid Cooperativa sociale. Il progetto può ora contare sul sostegno di Intesa Sanpaolo che, coadiuvata nella scelta da Fondazione CESVI, ha deciso di sposare la progettualità ponendola tra quelle sostenute attraverso il Programma Formula, progetto accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding per promuovere in tutto il territorio italiano sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.
Con il progetto Bloom, Quid vuole accendere quei talenti al femminile che pensano di non poter più brillare, con percorsi di formazione sartoriale pensati per donne che hanno alle spalle un passato di fragilità o si trovano in situazioni di vulnerabilità.
Grazie al progetto, a partire da inizio ottobre sarà possibile offrire a 10 donne l’opportunità di partecipare a un programma innovativo di formazione e sostegno all’interno dei laboratori sartoriali di Avesa, con l’obiettivo di supportarle durante il primo anno di impiego, il più sfidante: 5 percorsi di formazione guardano al presente e sono dedicati a donne disoccupate che stanno rientrando nel mondo del lavoro; 5 percorsi di formazione guardano al passato, al talento coltivato e che ora può crescere, sono dedicati a donne già nel mondo del lavoro all’interno di Quid.
Il modello di formazione 3-in-1 combina formazione on the job al programma welfare Liberamente che fornisce supporto pedagogico, burocratico e psicologico.
Nel dettaglio, i fondi raccolti serviranno per: dare il via a un programma di formazione semestrale inclusiva da parte di 3 trainer specializzate per 10 donne in situazioni di fragilità; offrire a ciascuna donna una borsa di formazione e avviare un tirocinio semestrale, perché possa concentrarsi sul programma formativo senza preoccupazioni di tipo economico; attivare il programma welfare Liberamente, garantendo supporto pedagogico, burocratico e affiancamento psicologico, per un intero anno.
Il progetto prevede di supportare 10 donne in situazioni di vulnerabilità, tra i 18 e i 50 anni, reclutate attraverso una rete di 12 organizzazioni locali. Particolare attenzione sarà data a donne migranti e a donne con disabilità, ma non solo. Verranno coinvolte donne in situazioni fragili che la legge non riconosce e supporta come tali, e che risultano quindi discriminate due volte: donne con scarse competenze formali, in situazione di grave emarginazione sociale o con storie di sfruttamento, tratta e violenza, straniere e non. Il talento per Quid non ha colore e non ha confini.
L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro fine settembre.
“Nella nostra città – una città di benessere – l’anno scorso, i centri di ascolto e assistenza Caritas hanno supportato prevalentemente donne, di mezza età, con bassi titoli di studio, non occupate – ha dichiarato Anna Fiscale, presidente Quid Cooperativa Sociale -. È così che lasciamo che le donne più fragili diventino doppiamente vulnerabili, anche a Verona. Questo si ripercuote sull’autostima e l’indipendenza di queste donne, sui loro figli e sulla nostra comunità tutta. Una comunità in cui le donne riescono ad accedere senza ostacoli al mercato del lavoro è una comunità più resiliente”.