Qui si disegna la sanità del futuro Due università di eccellenza come Padova e Verona. Erogate 80 milioni di prestazioni

In mille hanno riempito la Sala Mantegna al centro congressi Padova Congress per la seconda giornata del World Health Forum Veneto, l’evento su medicina e tecnologia alla sua prima edizione, promosso da Regione del Veneto, Comune di Padova, Università degli Studi di Padova, Camera di Commercio di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Motore Sanità, VIMM – Veneto Institute of Molecular Medicine, Venicepromex e Veneto Innovazione. Il primo keynote speech, dal titolo “Spingendo le frontiere della medicina: Le scoperte dell’IA in ambito sanitario”, ha avuto per protagonista Mihaela van der Schaar, professoressa e ricercatrice alla University of Cambridge, dove dirige il van der Schaar Lab ed è fondatrice e direttrice del Cambridge Center for AI in Medicine (CCAIM). Personalmente accreditata come inventrice di 35 brevetti statunitensi, nel 2019 un rapporto Nesta l’ha definita la ricercatrice sull’intelligenza artificiale più citata nel Regno Unito.
«Sono molto entusiasta del ruolo dell’intelligenza artificiale in medicina – ha dichiarato Mihaela van der Schaar –. Credo davvero che l’AI possa aiutare i medici a praticare la medicina in modo molto più quantitativo, a partire dall’identificazione dei pazienti a rischio, l’identificazione precoce della malattia, il trattamento della malattia in modo molto più personalizzato, fino al seguire i pazienti dopo la diagnosi. Io quindi mi occupo dell’intera traiettoria della malattia. Sono anche entusiasta di come abbiamo aiutato a potenziare i sistemi sanitari durante il Covid. Ho lavorato a stretto contatto con il National Health Service (il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito, ndr), per costruire una tecnologia in grado di identificare quando si rendevano disponibili i posti letto in ospedale e quando erano disponibili determinati medici con determinate specializzazioni, dando così loro maggiori possibilità».
Una quattro giorni che nasce sotto la regia di Regione del Veneto, capofila del forum in stretta collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova (dipartimento di Medicina e dipartimento Ingegneria dell’informazione), il VIMM, la Camera di Commercio di Padova, Venice Promex la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. Il fitto programma di eventi che prevede relazioni e interventi di oltre 100 i relatori esperti, anche internazionali, che giungeranno nel capoluogo patavino per confrontarsi sul futuro della sanità e le nuove tecnologie, a partire dal tema più dibattuto del momento, l’intelligenza artificiale e i big data per arrivare al campo dell’esplorazione spaziale collegata all’ehealth.
“Auguro buon lavoro a tutti – aveva concluso Zaia, che ha ringraziato tutti i partner dell’iniziativa -, ricordando che abbiamo due università di eccellenza in campo medico, a Padova e Verona, un sistema sanitario che conta su 64.000 professionisti che insieme a11.000 medici contribuiscono a erogare 80 milioni di prestazioni”.