Sul Comune di Verona i tagli da parte del Governo agli enti locali incideranno in particolare sulla voce ‘personale’, limitando la possibilità per l’ente di fare nuove assunzioni in alcuni settori come la Polizia locale e i Servizi ai cittadini dove è maggiore la necessità di nuovi dipendenti.
Il decreto ufficializzato martedì prevede che i tagli siano proporzionali alla spesa corrente (escluso il welfare locale) e ai fondi del PNRR, con alcune esclusioni come gli investimenti per nuovi asili nido.
I tagli complessivi sono di 250 milioni per il 2024 e 1,25 miliardi entro il 2028.
I tagli sono calcolati su tre variabili: quota di taglio sulla spesa, quota sui fondi PNRR e una soglia massima di “tagli PNRR”. Inoltre, i fondi Covid inutilizzati ridurranno i tagli del 17% nel 2024 e 2025 e del 27% nei due anni successivi.
Per Verona significa un taglio nel 2024 di euro 1.152.455 ed entro il 2028 di 5.891.658,04. A queste somme mancanti si aggiunge un ulteriore milione di euro che verrà decurtato nel biennio 2024-2025 per progetti Informatici.
“Questi tagli andranno inevitabilmente a penalizzare i Comuni, che sono gli enti locali più vicini ai cittadini e i primi a fornire loro i servizi essenziali- spiega l’assessore al Bilancio Michele Bertucco-. Per il nostro Comune ciò si ripercuote soprattutto sul settore del personale, bloccando di fatto le 40 assunzioni che erano state programmate per i prossimi anni. Il Comune sta lavorando alla chiusura di mutui per recuperare spesa corrente per fare nuove assunzioni. L’Anci Veneto –aggiunge Bertucco-, evidenzia una preoccupazione comune di tutti gli amministratori, senza distinzione politica, per l’insostenibilità di ulteriori riduzioni di risorse che si tradurrebbero in tagli ai servizi, alle manutenzioni ordinarie e, inevitabilmente, anche alle assunzioni programmate. Tema fondamentale da affrontare anche in prospettiva futura, con l’applicazione del nuovo patto di stabilità; non è pensabile agire ancora sui bilanci degli enti territoriali se si vuole impedire di gravare sulle famiglie o determinare il degrado di strade, scuole e patrimonio pubblico per carenza di manutenzione. Senza contare ai tagli annunciati dalla Regione, che potrebbero penalizzare ulteriori servizi e la manovra d’autunno, che potrebbe aumentare significativamente i tagli per restare nei parametri europei”.
Serve lo status di città metropolitana
Ma il settore che maggiormente sarà interessato dai tagli è quello della Polizia Locale e quindi della sicurezza, un tema caro sia alla maggioranza, che all’opposizione.
E su questo punto c’è da registrare l’intervento dell’assessora Stefania Zivelonghi. “Quotidianamente i cittadini chiedono maggiore sicurezza che, per le amministrazioni locali, si traduce principalmente in telecamere e presidio da parte della Polizia Locale – afferma l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi -. Quanti agenti non assumeremo e quante telecamere non installeremo grazie a questi tagli? in questi giorni anche le categorie commerciali si sono rivolte all’amministrazione chiedendo maggior presidio: la risposta non può prescindere dalla notizia di minori risorse che arrivano dalle scelte del Governo. L’amministrazione Tommasi chiede per Verona lo status di città metropolitana per poter disporre di mezzi adeguati alle esigenze della città e si trova invece a commentare i tagli del Governo”.
La notizia dei tagli agli enti locali ha messo subito in allarme le categorie.
Così Confcommercio Verona esprime “forte preoccupazione” per i tagli agli enti locali, che incideranno sulle assunzioni in settori strategici come Polizia locale. Per Verona, come riferito dall’amministrazione di Palazzo Barbieri, il taglio nel 2024 sarà di euro 1.152.455 per un totale di 5.891.658,04 euro entro il 2028. A queste somme mancanti si aggiunge un ulteriore milione di euro che verrà decurtato nel biennio 2024-2025 per progetti Informatici.
“In un momento di accentuazione del problema-sicurezza, in una città che quasi ogni giorno registra purtroppo episodi di deprecabile violenza e di mancato rispetto delle regole – commenta il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena – la scure sui fondi renderebbe difficilissimo governare un territorio oggetto di significativi flussi turistici che, specialmente d’estate, aumentano enormemente il numero delle presenze”.
“Territori dalla forte connotazione turistica come quello veronese – aggiunge il direttore generale di Confcommercio Verona Nicola Dal Dosso – soffriranno in modo drammatico il taglio dei fondi, in larga parte destinati dalle autorità locali alla sicurezza, rendendo così ancora più difficile presidiare le città e governare l’esacerbarsi dei fenomeni delinquenziali. Le ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, sulla qualità dell’offerta turistica e sull’immagine di Verona non tarderebbero ad arrivare”. “Confidiamo – concludono Arena e Dal Dosso – in una immediata presa di posizione da parte della politica, e dei nostri rappresentanti nazionali, affinché vengano adottate opportune contromisure a favore della quarta città turistica d’Italia, undicesima del Paese per numero di abitanti”.
Sulla questione dei tagli interviene anche l’europarlamentare Flavio Tosi “E’ ipocrita – dice – l’atteggiamento degli assessori Zivelonghi e Bertucco che ora si nascondono dietro il paravento dei tagli del Governo agli enti locali per giustificare la mancanza di nuove assunzioni di agenti di Polizia Locale. L’amministrazione Tommasi ha fatto poco o nulla anche prima, non a caso la nostra Polizia Locale si trova sottorganico come mai in precedenza”. E a sostegno della sua idea mostra il Piano del Fabbisogno del Personale allegato al PIAO deliberato dalla Giunta Tommasi lo scorso novembre, che prevedeva appena cinque assunzioni nel 2024 e dieci nel 2025: “Poca roba se pensiamo che oggi l’organico della Polizia Locale è ampiamente sotto alla soglia di turnover, potendo contare su sole 267 persone contro le 330 a cui lo avevo portato io all’inizio del mio mandato da Sindaco” ricorda Tosi.