Anniversari di matrimonio, si cambia
Da Sala Arazzi si andrà alla Gran Guardia. Tra sei mesi. Affidato l’appalto esterno
Palazzo Barbieri, dopo una pausa dovuta alla pandemia, riprende le celebrazioni per gli anniversari di matrimonio, in particolare per le coppie che festeggiano il 50mo, il 60mo e il 70mo. Ma il sindaco Damiano Tommasi cambia tutto: nuove date, nuova location e soprattutto affida all’esterno il servizio di organizzazione dell’evento che si terrà in maggio, in prossimità della festa della famiglia che cade il 15 del mese.
In una recente delibera infatti si legge che “Tenuto conto che le coppie da invitare per le celebrazioni, generalmente accompagnate anche dai familiari più stretti, sono circa n.1200 per l’anno 2023 e pari a circa n.1000 per il 2° semestre 2022, periodo per il quale non era stato possibile organizzare le celebrazioni;
Valutato che per la complessità dell’evento si ritiene necessario affidare ad una ditta esterna specializzata la realizzazione degli eventi; Considerati i tempi tecnici necessari per predisporre l’affidamento e l’organizzazione del
servizio, nonché i tempi che una adeguata informazione ai cittadini interessati richiede, si propongono, verificata la disponibilità della Sala Auditorium con atrio della Gran Guardia, i giorni del 22 e 23 maggio 2024, prossimi alla festa della famiglia del 15 maggio, salvo appurare la possibilità di eventuali precedenti disponibilità per anticipare il 2^ semestre del 2022;”
Quindi non più Sala Arazzi ma il più grande auditorium della Gran Guardia per una festa collettiva e non più a scaglioni. Ma la delibera aggiunge ancora altre novità: “Atteso che la stima dell’impegno per lo svolgimento di tale servizio da parte di un fornitore esterno, comprensivo di servizio di organizzazione e gestione, di accoglienza e sicurezza, di intrattenimento e di catering, sia da quantificarsi in complessivi € 40.000” viene attivato “apposito procedimento selettivo per individuare una ditta esterna specializzata”.
Un cambio di passo che ha già sollevato critiche e che per esempio non è piaciuto all’ex sindaco Flavio Tosi che dava ampio spazio alle celebrazioni degli anniversari di matrimonio.
E Tosi se la prende con Tommasi
“Ha cambiato una storica procedura interrompendo una tradizione pluridecennale”
Ma che cosa contesta Tosi, oggi parlamentare, a Tommasi? Al centro c’è anche il concetto di famiglia e quindi “la scarsa sensibilità e la poca empatia del sindaco Tommasi nei confronti delle famiglie veronesi che festeggiano le nozze d’oro, di diamante, di platino e di titanio”.
Tosi infatti ricorda: “Per un anno e mezzo Tommasi, interrompendo una tradizione pluridecennale che si rinverdiva ogni anno, non si è curato minimamente di organizzare le celebrazioni dei 50°, 60°, 65° e 70° di matrimonio delle famiglie veronesi. La sua giunta ha approvato solo qualche settimana fa, con oltre un anno di ritardo, la delibera per organizzare le nuove celebrazioni, che si terranno a maggio 2024, quindi tra più di sei mesi; ma non paga dell’enorme e colpevole ritardo ha pure cambiato la storica procedura organizzativa, decidendo di appaltare l’evento a una ditta esterna e rendendo impersonale e asettica la cerimonia”.
Cerimonia, infatti, ricorda Tosi, “che si è sempre tenuta in sala Arazzi con molti appuntamenti annuali e qualche decina di coppie alla volta, per permettere loro di intrattenersi con il sindaco e scattare qualche fotografia. Un’atmosfera più informale, amichevole, intima. Adesso invece si terrà tutto all’auditorium della Gran Guardia, con centinaia di coppie che ascolteranno passivamente il discorsetto del Primo Cittadino e poi saranno congedate. Tutto troppo impersonale, asettico e anonimo”.
Peraltro, prosegue l’ex sindaco Tosi, “stiamo parlando di coppie formate da persone anche molto anziane: perciò tenere l’evento all’auditorium della Gran Guardia, cioè in una sala occupata quasi interamente da centinaia di poltrone fisse e con poche corsie libere, creerà non pochi disagi a chi è in carrozzina o fatica a deambulare”.
Questa vicenda, continua Tosi, “più in generale conferma la poca vicinanza di Tommasi alla città e ai veronesi, la scarsa capacità di stringere rapporti umani con loro. Lo si vede
purtroppo da tante situazioni nel quotidiano”.