La “crisi degli irresponsabili”, così è anche se non vi pare. Qui è inutile girarci troppo attorno, sul bancodegli imputati sta Giuseppe Conte e quel che resta del “fu Movimento 5 Stelle”, praticamente scomparso in giro per l’Italia, ma ancora in grado, in Parlamento, di mandare tutti a quel Paese.
Certo, non solo loro, sia chiaro. Perchè, se è vero che c’è gente che urla e strepita “andiamo alle urne” (Meloni, Salvini…) c’è anche chi (Forza Italia, ad esempio) cerca di arginare la “piena” e tenere il fiume dentro gli argini.
Vien da chiedersi, “ma davvero andare alle urne risolve il problema?”. “Siete sicuri che questo Paese abbia la forza (la voglia?) di esprimere una maggioranza vera. Autorevole, Forte. Capace di governare. Ma non avete sentitoi campanelli d’allarme emersi anche dalle ultime amministrative, dove non esistono praticamente più una destra e una sinistra? Pensate davvero, cari politici, che sia Mario Draghi l’ostacolo a una vera ripartenza?
La verità è che sta accadendo qualcosa di sconcertante, nella politica italiana, dove si predica bene (non sempre) ma si razzola (quasi sempre) male. Dove si racconta che “stanno a cuore le sorti del Paese” e poi si manda all’aria tutto, senza un minimo di responsabilità. Noi non siamo tra quelli che credono a Governi fatti proseguire per garantirsi il vitalizio, ma è facile, purtroppo, pensar male, “che spesso ci si azzecca”, come diceva un certo Giulio Andreotti.
La sensazione, va detto, è che della gente, dei suoi problemi reali, delle bollette e del caro-carburante, dell’inflazione e delCovid che torna, della guerra in Ucraina e di quello che comporterà, a una certa classe politica (non a tutti, sia chiaro…) importi meno di zero. E che l’essere arrivati in Parlamento (spesso senza sapere come…) sia il lasciapassare per l’eternità. Hai vitto, alloggio, lauto stipendio, vitalizio, benefit, carte prepagate, chissà quali altre agevolazioni…Se non sei di qualità superiore, anche questo va detto, finisci per staccarti dalla realtà.
Per dimenticare che sei a Roma perchè ti ha votato magari il vicino dicasa, che adesso non ce la fa a pagare le bollette e s’aspettava, pensa un po’, che un aiuto potesse arrivargli dal Decreto-Aiuti. E tu che fai, invece di votarlo? Esci dall’aula, così salta il Governo. Bravo, Onorevole. Speriamo che Mario Draghi mercoledì ci ripensi… (r.t.)