Da Tabaccheria Venturi a L’Angolo del Tabacco. “I miei avevano un bar-tabacchi dal ’68 sempre qui a Sommacampagna, e dal ‘74 han tenuto solo la tabaccheria. Considerato poi che la passion per lo studio no ghe l’ho mai avua, dal ’96 son subentrato anch’io: da circa una ventina d’anni ho smesso di fumar sigarette e mi son appassionato al mondo dei sigari”.
“Espacialista en habanos”, riporta il biglietto da visita dell’attuale tabaccheria di P.zza Roma a Sommacampagna, per metter subito in chiaro che qui si fa sul serio. Alessandro l’ha sistemata nel tempo, facendola diventare una vera boutique per gli appassionati del “fumo lento”: “Lo chiamano così perché solitamente lo si fa nei momenti di relax, dopo cena o quando si è in vacanza, e più che al vizio di fumare, è un momento
per assaporare qualcosa di buono. Magari accompagnato da un buon sorso di whisky o rum, e del cioccolato fondente per completare il classico filone del gusto”.
Un’intera stanza dedicata ai sigari caraibici, diverse vetrine contenenti toscani prodotti esclusivamente in italia, senza dimenticare le pipe e il loro relativo tabacco. Ma attenzione a non confonderli: “I toscani che vendo sono prodotti
nel basso veneto, in toscana e nel beneventano. All’interno hanno del tabacco Kentucky, in un mix tra trinciato e intero, avvolti dalla stessa foglia di questo tabacco. I toscani sono biconici, ossia si
posso fumare da entrambe le parti, magari tagliandoli a metà e la loro specialità è quella di esser essiccati a fuoco, motivo per cui hanno quel classico gusto affumicato. Isigari invece sono principalmente provenienti da Cuba, Santo Domingo, Nicaragua, Honduras, hanno un piede e una testa e dimensioni diverse: sono essiccati ad aria, e all’interno vari tipi di tabacchi caraibici. A parte
quelli cubani che hanno solo tabacco cubano, che loro chiamano “el puro”. Diciamo che essendo lavorati a mano, costituiti da foglie morbide e belle alla vista, sono più leggeri e pregiati rispetto ad un toscano”.
E come per il vino, anche queste specialità provengono dalla terra, seguono una stagionatura e portano con sé il concetto del “vivere con lentezza”. Ogni marca un gusto e un sapore diverso, con anche un pizzico di cultura all’interno: “Io tengo diverse marche, come Partagas, Cohiba, i Montecristo che probabilmente devono il nome all’opera di Dumas, e i Romeo y Julieta il cui nome deriva ovviamente dall’opera di Shakespeare e se non sbaglio l’amore per la nostra città, da parte del titolare di quest’azienda”. Conclude Alessandro: “Come costi, per una fumata di circa 1.30h sei sui 15/20€, poi ci sono delle edizioni limitate sui 55€. Il più costoso che tengo è della Davidoff, Oro Blanco, del valore di 500€. Non l’ho ancora provato, devo prima trovare l’occasione
giusta…”(ride).