Al di là della posizione di Massimo Mariotti, che ovviamente esprime un parere personale, è chiaro che va recepito il messaggio che contiene. E cioè la necessità di andare a votare,di esprimere il proprio parere anche sui referendum, passati in secondo piano dall’importanza del voto amministrativo.
Cinque quesiti su cui i cittadini dovranno votare riguardano tutti temi legati alla giustizia, e in particolare la legge Severino, la separazione delle carriere, la custodia cautelare, le firme per la presentazione delle candidature alle elezioni dei togati del Csm e i consigli giudiziari.
Saltato invece, perché giudicato inammissibile, il quesito sulla responsabilità civile diretta dei magistrati.
Partiamo dal requisito numero uno inerente al Consiglio superiore della magistratura (CSM), l’organo di autogoverno dei magistrati, che ne regola la carriera. Il secondo è sull’equa valutazione dei magistrati. L’altro è sulla separazione delle carriere dei magistrati. Il quarto quesito è sulla questione cautelare.