Quella firma di Churchill e Roosevelt UN PO’ DI STORIA. Il 900, secolo bifronte. Sulla nave Prince of Wales, diedero vita alla carta atlantica, primo passo verso l’Onu

Il 14 Agosto 1941, nella fase del massimo successo militare per la Germania nazista, Winston Churchill e Franklin D. Roosevelt si incontrarono sulla nave Prince of Wales a Terranova e firmarono la Carta Atlantica.
Era un breve testo, composto di otto punti, in cui fissarono i principi-base per il futuro ordine mondiale dopo la sconfitta del Nazismo: rinuncia alle espansioni territoriali, diritto di autodeterminazione dei popoli, diritto alla democrazia e all’autogoverno, diritto di accesso, in condizioni di parità, al commercio e alle materie prime del mondo, rinuncia all’impiego della forza e creazione di «un sistema permanente di sicurezza generale».
Il 1° Gennaio 1942 i rappresentanti dei 26 governi nazionali in guerra contro le potenze dell’Asse, con la Dichiarazione di Washington delle Nazioni Unite, si impegnavano a sostenere la Carta Atlantica, a impiegare ogni risorsa disponibile contro i comuni nemici e a non negoziare alcuna pace separata con nessuno di essi.
Nella Dichiarazione congiunta delle quattro Nazioni (Conferenza di Mosca), USA, Unione Sovietica, Regno Unito e Cina rilevavano al quarto punto «la necessità di creare, al più presto possibile, un’organizzazione internazionale generale […], la quale abbia come obbiettivo primario il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale».
A Dumbarton Oaks, Agosto-Ottobre 1944, alcuni giuristi dei quattro Stati posero le basi giuridiche e istituzionali delle Nazioni Unite e costituirono il Consiglio di Sicurezza. Nella Conferenza di San Francisco, Aprile Giugno 1945, i delegati di 50 Paesi, rivisto il testo di Dumbarton Oaks, sottoscrissero lo Statuto, che istituiva l’organismo internazionale delle Nazioni Unite: questo entrò in vigore il 24 Ottobre 1945.

Romeo Ferrari