Un’investitura in piena regola, con tanto di consegna dei simboli ufficiali: cubetto in marmo rosso di Verona, formella in bronzo e scalpello d’argento. Nella giornata di apertura del 57° Marmomac, manifestazione internazionale di riferimento per la filiera della pietra naturale, ieri, martedì 26 settembre, a Veronafiere è andata in scena la proclamazione di quattro nuovi Mastri della Pietra: Suzanne Musho, Alberto Franchi, Bruno Bagnara e Enzo Guardini.
Il riconoscimento continua dal 1319 la tradizione dell’Antica libera corporazione dell’arte della Pietra di Verona, e dal 1980 premia chi si è distinto nel valorizzare e promuovere il settore della pietra naturale.
L’architetto Suzanne Musho, con più di 25 anni di esperienza nel design, ha lavorato a prestigiosi progetti per l’American Museum of Natural History, il Jackie Robinson Museum, la Columbia University, il Buck Institute for Research in Aging e il New York Institute of Technology. Selezionata per l’impegno in qualità di ambasciatrice del mondo litico nell’architettura e nel design a livello internazionale, per Musho quella dell’architetto è una professione di opportunità, leadership e responsabità sociale, al servizio di tutti e accessibile a tutti.
Il Comitato ha poi proclamato Alberto Franchi, presidente e amministratore delegato della Franchi Umberto Marmi, per la dedizione e la passione con cui ha guidato in questi anni la sua azienda verso traguardi internazionali sempre più ambiziosi, dimostrando capacità imprenditoriale, visione e rispetto per territorio e persone.
Bruno Bagnara, a capo della Nikolaus Bagnara marmi, all’inizio degli anni ‘90 riconosce le potenzialità del mercato delle lastre e dei materiali esteri e in pochi anni si afferma nel settore come innovatore, capace di esaltare la pietra naturale in architettura, e coniugare la qualità con la ricerca continua, per ottenere la miglior combinazione tra materiali e nuove modalità di lavorazione.
Il cubetto in marmo rosso di Verona è stato infine consegnato a Enzo Guardini. Nato in una famiglia di cavatori e scalpellini, conosce il mondo lapideo in tenera età, cominciando a lavorare a 14 anni nell’azienda Guardini Pietre Srl – Pietra della Lessinia. Insignito quest’anno a Mastro della Pietra per lo spirito imprenditoriale, lo sguardo al futuro senza dimenticare le tradizioni, e per l’impegno nel promuovere e tutelare la Pietra della Lessinia e il distretto delle aziende che la estraggono e lavorano.
A consegnare i quattro diplomi ai nuovi Mastri della Pietra c’erano i vertici di Veronafiere: il presidente Federico Bricolo e l’amministratore delegato Maurizio Danese.