Con la messa a dimora del Celtis australis di questa mattina, che ha preso il posto del vecchio cedro malato, l’intervento di sostituzione dei tre alberi dei giardini di piazza Bra può dirsi concluso. Al posto dell’abete e della picea sono stati piantati due Ginko biloba. E nell’aiuola tra il Liston e la fontana è stato piantato un nuovo pero da fiore: quattro alberi dunque al posto dei tre rimossi.
“Questo è un buon giorno per i veronesi e i turisti che si affacciano su Piazza Bra perché inauguriamo quattro nuove piante che vanno a sostituire tre alberi in condizioni di grosse difficoltà di salute. Siamo felici che sia anche un modo per sottolineare la sinergia con l’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Verona, il Comune e Amia nella tutela del verde cittadino e del patrimonio arboreo”, è intervenuto il presidente dell’Amia Roberto Bechis, nei giardini insieme all’assessore a Strade e Giardini Federico Benini, a Giuseppe Palleschi del direttivo dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali, Francesco Donini, responsabile Verde verticale dell’Amia che ha diretto l’intervento.
Tra gli obiettivi a breve termine dell’amministrazione, c’è infatti il censimento del verde che prevede il monitoraggio del patrimonio arboreo cittadino al fine di tutelare ogni singola pianta. “Oltre all’istituzione della Consulta del verde, che ha ottenuto parere favorevole in tutte e otto le circoscrizioni, entro poche settimane contiamo di chiudere il contratto del verde con Amia, accordo che prevede appunto il censimento degli alberi: un’opera di monitoraggio puntuale mai intrapresa prima”, ha annunciato l’assessore Benini.
“Solo dalla conoscenza del patrimonio arboreo, attraverso un preciso e puntuale censimento, si può avere contezza dello stato dell’arte e mettere in campo energie, tempo e risorse per gestire tale patrimonio. Il censimento è il primo, indispensabile passo nella cura del verde”, tiene a precisare Palleschi. “È fondamentale tenere a mente che i tempi degli alberi non sono i tempi dell’uomo e che le azioni che compiamo oggi, nel bene e nel male, si rifletteranno tra 10-15-30 anni. Dobbiamo quindi fare fronte comune tutti insieme per la salvaguardia del verde di oggi e del domani e come Ordine mettiamo a disposizione le competenze dei nostri iscritti per supportare le amministrazioni e i cittadini in tal senso”, ha aggiunto.
In piazza Bra, la necessità di rimuovere le tre alberature è emersa nei mesi scorsi a fronte di un’apposita indagine sullo stato di salute degli alberi di piazza Bra che ha interessato tutte le piante. Gli alberi sono stati dapprima opportunamente potati e messi in sicurezza, successivamente rimossi e, ora, sostituiti. A indicare le nuove specie con cui sostituire i tre alberi non più stabili è stata la Soprintendenza che ha autorizzato l’intero intervento: i giardini sono infatti protetti da vincolo ambientale.
Nell’ottica di una piena e completa circolarità, ancora di più trattandosi di materiale che conta circa un secolo di storia, il legno del vecchio cedro della Bra è stato recuperato e diventerà arte. In sinergia con l’Accademia Cignaroli, attraverso la presidente Laura Lorenzoni, il tronco approderà ora nelle mani di un artista-scultore veronese.