E’ stato firmato a Palazzo Chigi l’accordo sulla cosiddetta autonomia differenziata tra il Governo, rappresentato dal sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, e le Regioni Lombardia con Roberto Maroni, il Veneto con Luca Zaia e l’Emilia Romagna con Stefano Bonaccini. “È una giornata storica è la prima volta che accade, penso che al 70mo anno della costituzione finalmente arriva qualcuno che decide di dare spazio alle autonomie, al regionalismo e quindi autonomia che arriva alle regioni”. Così il governatore della Regione Veneto Zaia, arrivando a Palazzo Chigi. Poi a chi gli chiedeva come mai il leader della Lega Nord, non avesse rivendicato il risultato ottenuto sull’autonomia in campagna elettorale, Zaia ha risposto: «Salvini ne ha spese tante di parole. Noi l’autonomia ce l’abbiamo in programma, rispetto alla politica della Lega. Sono qui per firmare e voglio farlo anche con Salvini». Sull’assenza del premier Gentiloni alla firma, Zaia ha detto che “si è persa una bella occasione ma la firma ha valenza giuridica”. Oggi si sono 5 tavoli già aperti (su sanità, istruzione, ambiente, lavoro, rapporti con l’Europa), il prossimo passaggio consiste nell’aprire i tavoli rimanenti, gli altri 18, e poi chiudere l’intesa che sarà per 10 anni, poi sarà rinnovata e avrà un tagliando all’ottavo anno.“Ha perfettamente ragione il governatore: è una giornata storica”, ha detto il consigliere regionale e fondatore del gruppo Verona Domani Stefano Casali commenta con i consiglieri comunali Zandomeneghi, Rossi, Drudi, Adami e Paci, la firma di Palazzo Chigi, “ il Veneto e Verona hanno aperto la strada ponendo una pietra miliare indelebile nel rapporto tra le Regioni e lo Stato. Da questo momentoi tutte le Regioni virtuose e con i conti in ordine potranno essere finalmente premiate e valorizzate, con benefici e vantaggi per milioni di cittadini”. Per la vice-capogruppo del Pd in consiglio regionale Orietta Salemi “l’accordo firmato tra Regione e Governo è una tappa importante. Durante la campagna referendaria per il voto del 22 ottobre, avevamo chiesto a Zaia che fossero individuate delle materie specifiche su cui chiedere l’autonomia. Ci fa piacere sapere che, a distanza di alcuni mesi, la linea da noi proposta e particolarmente criticata dal presidente della Regione sia diventata invece la linea del pre-accordo”.