Quartieri popolosi e grandi criticità Allo Stadio e in Borgo Milano ci sono problemi che si trascinano da decenni e progetti che non si sono mai concretizzati. Ma intanto l’espansione edilizia continua. I disagi dovuti al Bentegodi. L’arrivo della Ztl durante le partite accolta positivamente

E proseguendo il nostro viaggio nei quartieri assieme alle radiografie contenute nel Piano di assetto del territorio predisposte dal Comune per capire i problemi della città e decidere come intervenire, arriviamo in una delle zone più popolose di Verona. Siamo in Terza Circoscrizione che comprende quartieri storici, densamente popolati e con grandi criticità che si trascinano da decenni con problemi mai risolti e progetti mai concretizzati. Stiamo parlando in particolare per questa quinta puntata di Stadio e Borgo Milano. STADIO. Le particolarità di questa zona sono la presenza stadio Bentegodi con tutti i disagi annessi e connessi, la densità abitativa per lo sviluppo edilizio del secolo scorso ma anche recente che ha portato la presenza di palazzoni. Chi abita qui? Soprattutto anziani, con un aumento dell’età media, ma anche popolazione eterogenea e famiglie. Anche qui si è registrato un aumento di locazioni turistiche e B&B, “fenomeno relativamente recente e non visto di buon occhio in quanto non si crea comunità e le case vengono vissute come dormitori, chi è di passaggio non ha interesse a vivere il quartiere nella quotidianità”. L’espansione edilizia continua; in via Pirandello sono stati appena costruiti due palazzoni e ne costruiranno altri. In questa area ci sarà un altro supermercato e un palazzone di 6/7 piani. Alcuni residenti ora lascerebbero il quartiere per spostarsi al Chievo – che è più residenziale. I residenti poi combattono tutti i giorni con un’azienda di trasporti e parcheggi camion, quindi dalle prime ore della mattina si accendono i motori e il viavai causa molta polvere/ inquinamento. Insomma, il quartiere è diventato soffocante, anche se è soddisfacente la presenza di servizi pubblici, così come il numero di negozi (e non servono ulteriori supermercati). Mancano invece luoghi di incontro e aggregazione (a parte le parrocchie), sottolineata l’assenza di spazi verdi e parchi soprattutto per adolescenti. Le piste ciclabili poi non ci sono e quelle esistenti sono mal collegate L’unico luogo di incontro per adolescenti è il Platis, ma è a pagamento. Poche offerte culturali (maggiori in altri quartieri, come Borgo Nuovo, ma poco accessibilità per disabili).

Spianà, uno dei tanti sogni nel cassetto. E’ un’enorme area a disposizione, che però non è accessibile ed è ritenuta poco sicura

Il quartiere insomma si è trasformato in peggio, con nuove costruzioni, maggiore consumo di suolo, soprattutto in altezza – diminuzione aree verdi collegato all’aumento della cementificazione. A questo si accompagna la diminuzione della sicurezza, anche a causa dell’aumento di persone extracomunitarie, soprattutto nella zona della stazione, che di sera si spostano verso il quartiere e vanno in zone di parcheggio (come via Palladio) o anche in zone private. Il problema della sicurezza è emerso in modo molto forte negli incontri con i residenti ed è ritenuto fondamentale. Inoltre è un quartiere che vede grandi movimenti di persone: arrivano i tifosi per le partite dell’Hellas, c’è il mercato del sabato, arrivano i fedeli per la chiesa ortodossa e infine i turisti per nuovi B&B e i viaggiatori diretti in stazione soprattutto dopo il cambio della viabilità. Chi abita nel quartiere usa bus/bici /piedi per andare in centro e l’auto per andare verso altri quartieri o la sera. L’esigenza più sentita è quella della sicurezza, i residenti affermano che “non ci sono forze dell’ordine che sorvegliano e controllano”. SPIANA’. Per gli spazi verdi il paradosso è che sono carenti nonostante la presenza della Spianà, enorme area a disposizione ma che non è accessibile, non è ritenuta sicura e non è collegata al quartiere. La Spianà è un altro dei tanti progetti incompiuti di cui si parla da anni ma che alla fine non è mai stata fruibile dagli abitanti.. Necessaria quindi una riqualificazione e collegare meglio lo spazio della Spianà alla zona stadio per permettere il suo utilizzo, perché è l’unica zona verde e grande. Basterebbe tenere in ordine famose trezziere per trattori, servirebbe solo quello per rendere il percorso più fruibile per bici, piedi, ragazzi. La Spianà non è sentita come parte del quartiere perché, innanzi tutto è privata, poi c’è stata una frattura, è stata creata una barriera con la tangenziale, che ha reso difficilmente accessibile il parco. C’è una unica stradina che può essere utilizzata, ma viene utilizzata dalle macchine per evitare semafori. Oltre alle ciclabili va migliorata anche la questione pedonabile – a volte i ciclisti prendono il sopravvento su marciapiedi, non è agevole camminare. SOGNI. Migliore qualità aria (andrebbero installate centraline di controllo) e poi spostare il Bentegodi invece di rifarlo lì dov’è. Comunque l’attivazione di una Ztl durante la partita viene vista in maniera positiva e si chiede che non ci sia più durante le partite il controllo tramite elicottero, che crea inquinamento acustico, ma utilizzando droni.

Borgo Milano in cerca di un’identità. E’ densamente popolato, ma soprattutto disordinato. Ciclabili poche e poco sicure 

BORGO MILANO. E’ un quartiere storico, densamente popolato ma assolutamente disordinato e disomogeneo, abitato da diverse tipologie di residenti con commistioni forti tra abitanti storici e nuovi arrivi, italiani e stranieri. Non ha una sua identità ed essendosi sviluppato in periodi diversi presenta un mix di edifici storici e nuove costruzioni. Si divide in due parti: Borgo Milano centro (Via Galvani, Corso Milano con le traverse verso lo Stadio) è la parte più antica – abitata soprattutto da anziani e varie etnie. Via san Marco fino alla zona via Meneghetti/confine san Massimo – Spianà è una parte più nuova che ha avuto concentrazione di famiglie più giovani, con figli e quindi molti servizi scolastici. Spesso per le famiglie la residenza in quartiere è di breve termine perché poi si spostano per cercare scuole migliori e con orari più agevoli che offrano anche servizi pomeridiani (elementari e medie di quartiere non hanno offerte pomeridiane). C’è qualche residenza turistica su Corso Milano e qualche hotel. Ci sono scuole per l’infanzia, primaria, medie che servono a cittadini che non si possono permettere scuole migliori. Presenza del distretto sanitario, poste. Manca una vera biblioteca aggregante nel sotterraneo delle scuole in via Fedeli (c’è solo un centro smistamento libri prenotati dalla biblioteca comunale), ma non ci sono sale di lettura e studio. Scarsi negozi di prossimità, manca una piazza come centralità, un cinema e un centro polifunzionale. C’è solo la parrocchia che funziona come centro di aggregazione, ma è semivuota (comunque esclude chi non è credente), ci sono poche altre associazioni, una parte maggiori per le sportive, che però sono “chiuse” agli associati. Sono diventati luoghi di aggregazione i supermercati, e alcuni bar sparsi. Spazi verdi (come via Abruzzo, Case Rosse, parco Concordia, ma frequentato male e senza giochi, ci sono stati episodi di aggressioni e baby gang. Piste ciclabili poche e poco sicure. La trasformazione più negativa è legata al traffico vista la presenza di importanti arterie stradali. La viabilità è peggiorata per eccesso di supermercati che causano traffico; rumorosità per l’aumento di ristoranti ed esercizi commerciali e quindi del numero di persone che vi accedono (che tra l’altro aumentano il problema dell’immondizia perché tutte le attività commerciali scaricano nei cassonetti della cittadinanza). Sono diminuiti molto i negozi di prossimità, resiste solo qualche panificio. SICUREZZA. In declino, di sera la zona non è molto sicura. Volumi edilizi molto alti e impattanti che sovrastano abitazioni più basse togliendo luce, quando sono nelle vie strette. Abitazioni abbandonate che sono luoghi fuori controllo sociale. Le zone per i cani prevalgono sulle zone riservate ai bambini. Parcheggio delle scuole Fedeli e di via Meneghetti sono di fatto trasformati in parcheggio per camion e furgoni (mancano spazi loro riservati). Tra supermercati e ristoranti, insomma, è come se fosse un centro commerciale diffuso, con un aumento spropositato in Corso Milano RICHIESTE. Una migliore raccolta delle immondizie per una questione anche di pulizia/igiene visto che i ristoranti usano i cassonetti comuni. Illuminazione pubblica da migliorare e presidio di forze dell’ordine per maggiore sicurezza. Piste ciclabili, marciapiedi, sicurezza stradale da migliorare. SOGNI. Come per lo Stadio la grande incompiuta è l’area verde della Spianà mai diventata accessibile, così il quartiere di Borgo Milano ha la sua incompiuta: l’area del Lido con il recupero della piscina di via Galliano. Si chiedono più aree verdi e più fruibilità e vivibilità del verde. Sicurezza stradale e collegamenti ciclopedonali con attraversamenti sicuri. Un collegamento con filobus del trasporto pubblico, viene richiesto come estensione, perché non tocca il quartiere, ma arriva allo stadio.

MB (sesta puntata)