Non manca qualche fibrillazione in “Noi con l’Italia” dopo il deposito delle liste per le Politiche. In particolare il segretario di Sc Enrico Zanetti, tra i promotori della “quarta gamba”, secondo quanto si apprende, medita il ritiro dalla campagna elettorale dopo aver visto sfumare la sua richiesta di essere candidato nella Regione di appartenenza, il Veneto. Zanetti, si apprende ancora, aveva chiesto ai titolari della firma sulle liste di Nci, Raffaele Fitto e Lorenzo Cesa, di poter correre nei collegi plurinominali del suo territorio, così come gli altri fondatori della quarta gamba che non avevano avuto uninominali. Ma, sottolineano le stesse fonti, mentre Flavio Tosi è stato candidato in Veneto e Fitto scenderà in campo in Puglia al segretario di Sc ieri è stato comunicato l’inserimento nel solo collegio di Varese, in Lombardia. E, ad aumentare la tensione tra Zanetti e i vertici di Nci ci sarebbe anche il caso di Roberto Formigoni, candidato come capolista in tre collegi della Lombardia laddove – questa la tesi del segretario di Sc – non hanno trovato posto molti candidati della società civile proposti da Zanetti. Tra quelli che si lamentano fa sentire la sua voce il consigliere regionale di Centro Destra Veneto Stefano Casali. L’ex esponente della Lista Tosi attacca duramente il Rosatellum, usando parole molto dure contro l’attuale legge elettorale. Anche se sembra un po’ la favola della volpe e l’uva, prendendosela a destra e a sinistra, Casali ripete che “ ill Parlamento italiano sarà farcito ancora dai soliti amici di colonnelli, segretari e ras di partito, senza parlare di veline, concorrenti del grande fratello, dilettanti allo sbaraglio e impresentabili, decisi nel segreto di una stanza nei palazzi romani”. Con la chiusura delle liste e i relativi maldipancia parte ufficialmente la campagna elettorale. Così oggi sotto le insegne dell’associazione Ama, si presenta a Palazzo Barbieri la senatrice Patrizia Bisinella, stavolta candidata alla Camera dei deputati. Tra le candidature illustri come Stefano Quaglia, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, capolista nel plurinominale di Civica popolare, la lista del ministro della Salute Beatrice Lorenzin; e quella dell’ex ministro Dc Gianni Fontana, capolista al Senato al sud per la nuova Democrazia cristiana – c’è nel Veronese quella del piacentino Pierluigi Bersani. Sarà candidato nel collegio uninominale della Camera, a Verona, e capolista nel plurinominale alla Camera.