Emblema di italianità, famosa e celebre ovunque: parliamo di pizza, ovvio. Il mondo si divide in coloro che la amano e quelli che…mentono. Verona offre un panorama variopinto di pizzerie che meritano una visita: sceglierne solo tre è stata un’impresa…
Non potevo non iniziare in bellezza, e quale miglior inizio della pizza di Renato Bosco? Tagliata in spicchi e posta al centro del tavolo per facilitarne al contempo degustazione e condivisione, la pizza di Saporè DownTown garantisce un’esperienza culinaria totalizzante: bella da vedere, profumata, gustosa al palato, morbida e croccante al tempo stesso. Il menù propone sette diversi tipi di impasto e numerosi condimenti stagionali, frutta compresa. In foto, la mia preferita: impasto a lievitazione spontanea (senza lieviti aggiunti) con prosciutto di Parma e burrata.
Segue a ruota la tradizione napoletana di Guglielmo Vuolo, pizzaiolo dell’omonimo locale in zona fiera. Gli ingredienti sono di qualità e vengono accostati in modo particolare: dalla pizza fritta a quella realizzata usando acqua di mare, dalle crocchè alle frittatine, Vuolo non delude mai. Qui consiglio la “Quatto pomodori”, una pizza divisa in quattro condita con altrettante diverse varietà di pomodoro e formaggio.
Ultima ma non per importanza, Pizzeria da Salvatore, nata nel 1961 e tutt’ora famosa per la sua pizza cotta in forno a legna. Tra le proposte più celebri del listino figurano la “mozzarella al forno” (ovvero mozzarella Fior di latte calda e condita con pomodoro, olio, sale, pepe e grana) e la pizza “Calvetti”, una base di margherita farcita con ricotta, prosciutto cotto, olio e formaggio grana creata in onore di un amico del proprietario.
Elettra Solignani