Quando si dice, l’esempio. La stella è lei, indiscussa. Federica Pellegrini è la regina, anzi, la Divina. Campionessa sublime, campionessa eterna, verrebbe da dire. A trent’anni, nel nuoto, non ha ancora finito di stupire e, probabilmente, ha indicato una strada lungo la quale lo sport veronese sta camminando veloce. Anzi, sta correndo, con lo sprint e la freschezza, ad esempio, di Gloria Hooper e Johanelis Herrera, finaliste nella 4×100 ai mondiali di atletica, qualche giorno fa a Doha. E’ di qualche giorno fa anche il doppio argento ai mondiali asosluti di canoa firmati Cecilia Panato. Il papà è tale Vladi Panato, fuoriclasse indiscusso della canoa azzurra. Ma lo sport in rosa propone altre stelle luminose. Quella di Francesca Porcellato, pluricampionessa olimpica e mondiale dello sport paralimpico che punta a Tokyo 2020 per completare una straordinaria carriera. Pensa a Tokyo 2020 anche Michel Brunelli, campionessa disabile di Tennistavolo. Il calcio femminile applaude il Verona di Bonazzoli, che gioca nella massima serie e ha appena mandato in nazionale la Glionna. Dagli sport individuali a quelli di squadra. Il softball targato Specchiasol ha appena vinto uno scudetto, l’ennesimo di una serie trionfale. Peccato che il “papà” del softball, Giuseppe Maria Ricchiuto abbia annunciato il suo distacco, proprio nei giorni scorsi. Grandi idee anche nella pallanuoto, dove le ragazze della CSS non hanno per nulla l’intenzione di recitare un ruolo da comparse nel campionato di serie A. Insomma, il cielo di Verona è una parata di stelle. Rosa.