Sono trascorsi 75 anni da quando Massimo Della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo inventarono il Totocalcio, storico concorso a premi che prevede la previsione del segno 1, X o 2 di una selezione di partite di calcio. Inizialmente l’obiettivo del concorso fu quello di pronosticare 12 risultati, ma con il trascorrere degli anni venne aggiunta un’altra partita per aumentare il livello di difficoltà e rendere ancora più avvincente la competizione. Dal 2003, poi, le partite divennero 14, ma nel frattempo era molto diminuito l’inyteresse.
L’aspetto interessante è quello relativo
al montepremi, poiché corrisponde esattamente a un terzo del totale della somma giocata per il singolo concorso. Il gioco prevede due categorie di vincite prestabilite, rispettivamente 13 e 12
risultati esatti, più una quarta categoria parallela: “il 9” che consente di scommettere solamente sull’esito delle prime nove partite elencate in schedina.
Oggigiorno il pronostico delle 13 partite è una pratica sempre più desueta, infatti la nascita di numerose agenzie di scommesse ha declassato notevolmente l’impatto che la schedina del Totocalcio ha sulla popolazione. Il gioco d’azzardo, lo scommettere sulla giornata calcistica dei
campionati di Serie A e Serie B continua ad attecchire sugli appassionati di calcio, ma con il passare degli anni le nuove agenzie hanno ampliato la gamma delle opzioni pronosticabili.
È palese che l’introduzione di queste varianti ha catturato l’attenzione degli scommettitori che hanno cominciato ad andare alla ricerca delle quote migliori, senza dover per forza scegliere quale delle due squadre della partita prevarrà sull’altra.
Tuttavia, la schedina del totocalcio possiede un’aura unica e inconfondibile, non paragonabile alle schedine rivali. Il gesto di dover marcare, colorare, sbarrare il cerchietto contente i segni (1,X,2), se pur basico, porta con sé un alone di romanticismo, di estrema semplicità che ci riporta indietro
negli anni.
Difficile immaginare un futuro roseo per questo formato tradizionale del Totocalcio, infatti si vocifera di imminenti cambiamenti, già a partire dai prossimi Europei di calcio oppure, al più tardi, dalla prossima stagione di Serie A con l’introduzione che prevede più opzioni di gioco.
Diego De Angelis