Il Teatro Satiro Off, con la direzione artistica di Andrea de Manincor, attore e drammaturgo, inaugura una piccola rassegna di teatro contemporaneo presso il proprio spazio nel mese di maggio. Spazio prezioso di presidio culturale e con un’attenzione rivolta alla drammaturgia strettamente contemporanea e un’azione di ripresa per accogliere un pubblico nuovo, diverso. La rassegna è composta da quattro appuntamenti, ha per titolo “FAMILIAE”, ma più esplicativo è il sottotitolo: “La famiglia non è ciò che pensi!”. Infatti quattro spettacoli scelti, che andranno in scena il 9, 16, 24 e 31 maggio alle ore 20:15, racchiudono visioni diverse e concetti diversi – allargati – di famiglia, da un lato; dall’altro sviscerano il concetto stesso, la sua “forma-istituzione”, ponendola sulla graticola del giudizio od operando un’analisi non consolatoria o suggerendo che la “famiglia” non sia solo luogo di stanca tradizione ma un concetto in divenire, luogo di memoria ma anche di difficoltà, a partire da ciò che comunemente stimiamo come “rapporti di parentela”.
Ecco che allora due amici d’infanzia possono diventare quasi fratello e sorella, riconoscendosi nella difficoltà della crescita, una famiglia di amicizia, vero e proprio autosostegno – è il caso del primo appuntamento, il 9 maggio: “Le nostre folli capriole nel sole” di Tresette Teatro, spettacolo vincitore dell’edizione 2024 del Fringe Festival di Roma.
Spettacolo che pone perciò il dubbio: la famiglia è ciò che siamo o ciò che ci scegliamo?
Il 16 maggio la memoria, la magia, la storia, la fortuna, la luna sono al centro di un passaggio di consegne fra una nipote e una nonna in “Comadre/La cantadora”. L’attrice e autrice del testo Agata Marchi vince il premio come miglior attrice ex aequo al Fringe Festival edizione 2024. E proprio i temi della memoria e dell’“aver cura” sono i segni rimarchevoli dell’opera di Marchi. Crediti spettacolo: di e con Agata Marchi, con la collaborazione di Edoardo Domenico Pisati e Matteo Miucci, disegno luci e tecnica: Massimo Giordani. Oggetti scenici: Simona Campisi e sound design e musica dal vivo: Davide Lotito, foto di scena: Piero Tauro. Un ringraziamento agli sguardi preziosi di: Elena Bucci, Pietro Floridia, Gian Marco Pezzoli, Valerio Pietrovita, Marco Sgrosso. Con il sostegno della compagnia “Le belle Bandiere” e dello “SpazioMet”(Cantieri Meticci/ Aps). Infine, il 24 maggio, sarà di scena lo spettacolo meno consolatorio attorno al più tradizionale concetto di “famiglia” – quello con padre, madre, figli: si tratta di “Nelle due mani” scritto e diretto da Roberto Boris Staglianò, con un cast di cinque attori, testo che ha debuttato con fortuna la scorsa stagione presso Teatro Trastevere di Roma. Uno sguardo dentro la famiglia “tradizionale” sconvolta dalle fondamenta da un rapporto che ri-pone in gioco l’archetipo del contrasto familiare fra Caino e Abele. Il 31 maggio sarà in scena la prima assoluta di “La distanza tra noi” scritta e interpretata da Francesco D’Ippolito. Una pièce teatrale che nasce dal desiderio di narrare come le situazioni genitoriali difficili vanno a influire sulla vita dei figli, e come essi cerchino di ricucire quegli strappi dolorosi che inevitabilmente si creano.