Quando in Europa c’era la peste Questo lo scenario del libro “Oscura e Celeste’’, un giallo con protagonista Galilei

Partiamo col consigliare un testo davvero ben scritto, a chiaro sfondo giallo, dal titolo Oscura e Celeste, ambientato nell’Italia del ‘600, quando la Chiesa cattolica lotta aspramente contro il pensiero di Martin Lutero e l’Europa è decimata ed impaurita dalla peste, che costringe gli abitanti a restare chiusi in casa, mentre i medici presidiano le strade e il Granduca di Toscana permette esclusivamente processi religiosi e da inquisizione. In questo terribile scenario, l’abile maestria di Marco Malvaldi, ci regala una visione storica e fantasiosa del tempo in cui il fisico, matematico ed astronomo Galileo Galilei è immerso tra le sue vigne e con un telescopio scopre l’imperfetta superficie della luna, le fasi del pianeta Venere e appoggia la teoria Copernicana dell’eliocentrismo, secondo cui il Sole si trova al centro del sistema e i pianeti gli girano intorno. La trama del romanzo si infittisce di giallo quando l’astronomo si recherà al convento di San Matteo, dove sono rinchiuse le sue due figlie, che hanno preso il velo, e un’improvvisa morte obbligherà Galileo a scoprire le cause di questa misterioso decesso.
In testa a moltissime classifiche di riferimento c’è lo scrittore americano Cormac McCarthy, vincitore del Pulitzer nel 2007 per la narrativa, con il suo ultimo libro dal titolo IIl Passeggero con protagonista Bobby Western che durante un’immersione a largo della costa del Mississippi, si accorge di un JetStar adagiato sul fondale, intatto e con al suo interno nove corpi fluttuanti senza vita. Da dove arriva quell’aereo, come ci è finito in mare senza nessun danno evidente, dov’è finita la scatola nera e, soprattutto, dov’è la decima persona registrata nella lista dei passeggeri? Questi ed altri inquietanti misteri porteranno il protagonista a fuggire, sentendosi braccato e in pericolo da forze sconosciute e pericolosissime.
Lorenza Gentile è l’autrice del romanzo Le cose che ci salvano, con protagonista Gea, una ventisettenne che vive sui Navigli di Milano e si arrangia come tuttofare in quanto è abile aggiustatrice di ogni cosa. Le piace conservare ogni cosa che, prima o poi, potrebbero ritornare utile in quanto è una ferma sostenitrice dell’arte del riciclo e della “seconda vita” agli oggetti e le cose, che dispensa a chi ne ha bisogno. Vive una vita da single, ma ha buoni amici a farle compagnia e la porteranno alla scoperta di una vecchia bottega di rigattiere, appartenuta a Dorothy, prossima allo sgombero, che animerà le pagine di un romanzo scritto con grazie e ottima personalità narrativa.
E chiudiamo consigliando il bell’esperimento di Milo Manara che in occasione del Comicon a Napoli ha presentato il primo volume dell’adattamento a fumetti de Il Nome della Rosa di Umberto Eco, capolavoro e best seller mondiale che vivrà di una nuova luce grazie al tocco sontuoso del più famoso autore di fumetti italiano, che fin dalle prime pagine saprà entusiasmare quando vi imbatterete nel protagonista della storia, che nella versione cinematografica veniva interpretato da Sean Connery e adesso si trasforma in Marlon Brando.

Gianfranco Iovino