QUANDO I PADRI SONO PIU’ CONSAPEVOLI Il Comitato Unico di Garanzia dell’Università ha messo a confronto esperienze e dati. Come conciliare la vita famiglia e lavorativa delle donne

Un otto marzo dedicato al tema della paternità. Così, quest’anno, il Comitato unico di garanzia dell’Università di Verona ha deciso di celebrare la giornata internazionale della donna. L’appuntamento “Padri ritrovati. Esperienze a confronto” è organizzato con il patrocinio del Comune di Verona e di Apindustria Verona e si è tenuto in un’affollata aula T1 del Polo Zanotto. All’appuntamento, nel corso del quale è stato possibile mettere a confronto esperienze e conoscere dati nuovi sul mutamento in corso nella società, sono intervenuti Matteo Bussola, scrittore e disegnatore, Marina Scavini, presidentessa di Apindustria Verona e Giorgio Gosetti, docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro. A introdurre e moderare l’incontro è stata Marina Garbellotti, presidentessa del Comitato Unico di Garanzia. “La scelta di dedicare l’8 marzo al tema della paternità – ha spiegato Garbellotti – nasce dalla volontà di riflettere sui ruoli genitoriali. Per lungo tempo i padri hanno delegato le funzioni educative e di cura dei figli alle madri, spesso ponendo le donne nella condizione di doversi dedicare esclusivamente a questo importante compito oppure di conciliare con fatica vita familiare e vita lavorativa. Oggi i padri sembrano più consapevoli, di qui il titolo dell’incontro, più presenti e disposti a vivere una genitorialità condivisa. È questa la via per scardinare i tradizionali ruoli di genere, consentendo alle madri, e dunque alle donne in generale, di acquisire spazio per la propria realizzazione personale”.