Era malato da tempo, lo sapevano tutti, ma tutti speravano che “Bisteccone” andasse oltre. Giampiero Galeazzi se n’è andato stamattina, a 75 anni. “Sopravvivo” aveva detto più o meno un anno fa a Mara Venier, nell’ultima sua, sofferta, apparizione in TV.
“Ho il parkinson, il diabete, problemi di pressione, ma non mollo”.
Con lui, se ne va un grande giornalista, telecronista di spessore, originale, capace di segnare un’epoca, di creare uno stile.
Memorabili le sue telecronache di canottaggio, splendide le sue interviste “dal vivo”, negli spogliatoi, quando negli spogliatoi si poteva ancora entrare.
C’era lui, in campo a Bergamo, quando l’Hellas conquistò lo scudetto. E fu lui il primo a intervistare Bagnoli campione d’Italia.
Così come c’era lui negli spogliatoi di Napoli, per ascoltare i pensieri di Maradona. Ha condotto tutte le trasmissioni sportive più importanti, è stato se stesso, capace di appassionare e di coinvolgere. A volte sopra le righe, ma sempre vero. Per questo piaceva alla gente.