Il moltiplicarsi di piattaforme con un’ampia offerta di film, show, serie TV, documentari, cartoni animati…etc. Ha modificato il nostro modo di “consumare” tali prodotti.
Abbiamo infatti, a differenza di un tempo non troppo lontano, la possibilità di accedere a una quantità smisurata di programmi, nell’immediato, senza dover attendere una messa in onda e senza l’interruzione della pubblicità. Tutto questo può tradursi nella possibilità di trascorrere il nostro tempo libero con piacevolezza o rivelarsi un rischio e imbrigliarci pericolosamente in un circolo vizioso che può sfociare in un problema.
È stato osservato che il binge watching, o dipendenza correlata alla TV, interessa particolarmente il prodotto serie televisive, per la loro strutturazione a matriosca (in episodi e stagioni) e per le tipiche caratteristiche della loro trama. Il binge watching si palesa quando una persona non riesce a fare a meno di guardare, agendo una sorta di abbuffata, molti episodi di seguito di una serie tv, perdendo la cognizione del tempo.
La problematica si evidenzia quando la persona tralascia impegni e responsabilità, disinveste in ambito scolastico o lavorativo, allontana relazioni significative, abbandona la socialità o inficia altri ambiti di vita, compromettendo il funzionamento del quotidiano.
Sebbene il binge watching non sia ancora inserito nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) compare nella sezione dedicata ai nuovi Disturbi che necessitano di approfondimento. La dipendenza da serie tv rientra nella categoria delle dipendenze comportamentali, e in particolare nelle cosiddette nuove dipendenze, che non hanno come fulcro una sostanza da assumere, ma un comportamento da espletare.
I binge watchers sperimentano una serie di meccanismi trasversali alle diverse dipendenze, provano una spinta compulsiva che li porta a vedere un episodio dietro l’altro, sviluppano tolleranza per cui necessitano di tempi sempre più lunghi di esposizione, avvertono craving ovvero l’irrefrenabile desiderio di continuare a guardare e ravvisano astinenza quando cercano di interrompere il comportamento.
Studi clinici hanno evidenziato che la visione compulsiva di episodi in TV può essere un tentativo di regolazione emozionale. Riuscendo sul momento a bloccare le emozioni negative e consentendo alla persona una gratificazione immediata, lo strumento tv può essere utilizzato per fuggire dai problemi che ci affliggono. La serie tv viene quindi utilizzata come sorta di rifugio, soprattutto quando si provano sentimenti intrusivi che non si riescono a gestire in altro modo.
Così come avviene per altri tipi di eccessi, viene utilizzato per allontanarsi da sensazioni negative. Il binge watching può essere correlato a problemi di attenzione, disturbi del sonno e aumento di peso, ansia, flessione del tono dell’umore e problemi socio-relazionali. Quando si sta perdendo il controllo, o lo si è già perso, è importante rivolgersi a un professionista che ci possa aiutare.
Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta