Verona ancora nella top ten della città italiane in cui si vive meglio, la prima per qualità della vita nel Veneto. Lo riporta la classifica 2021 del Sole 24 Ore, redatta sulle 107 province capoluogo d’Italia. Verona è all’ottavo posto e registra miglioramenti netti in 5 delle 6 grandi macro-categorie oggetto dello studio, con balzi anche di 29, 18 e 11 posizioni. A livello regionale, Verona si mantiene davanti a tutti gli altri capoluoghi del Veneto. Restano sopra di noi, Trieste al primo posto e Trento solida al terzo posto.
Il dato 2021 consolida il trend degli ultimi tre anni, con Verona che si mantiene fra le 10 città in cui si vive meglio, nonostante l’inserimento di nuovi parametri e lo spostamento di alcuni indicatori da una macro area all’altra. Nel 2020, infatti, Verona era quarta.
Tra le novità di quest’anno, la presenza di una decina di ‘indici sintetici’, che aggregano più parametri in determinati ambiti, tra cui l’Indice di sportività di PtsClas, l’indice della qualità dell’aria “estratto” da Ecosistema urbano di Legambiente, l’IcityRank di Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (clima e Qualità della vita di bambini, giovani e anziani). Inoltre, anche quest’anno vengono introdotti nel panel dati nuovi per poter interpretare meglio l’attualità e includere particolari aspetti che oggi incidono sul benessere della popolazione.
In linea generale, il miglior risultato Verona lo ottiene sul fronte Giustizia e sicurezza, piazzandosi all’11° posto della classifica ma soprattutto recuperando ben 29 posizioni dallo scorso anno. Tra le grandi città, ovvero con più di 250 mila abitanti, Verona è quella più in alto nella classifica; per trovare città di pari dimensioni bisogna scendere ben oltre la metà delle posizioni, a dimostrazione della massiccia attività svolta su questo fronte con riscontri immediati e visibili. Bene anche la voce ‘Demografia e società’, dove Verona passa dalla 35° posizione alla 17°, confermando buone performance sulle aspettative di vita alla nascita e sull’elevato livello di scolarizzazione dei cittadini. Confermato l’11° posto nell’area Ricchezza e Consumi, che rileva il benessere diffuso delle famiglie, segno positivo alla voce Affari e lavoro (buon tasso di occupazione, consumi pro capite, registrazione di nuove imprese) che per la prima volta misura la qualità della vita delle donne.
Penalizza il risultato finale l’introduzione degli indici relativi al Clima, che fotografano il benessere climatico delle città capoluogo di provincia e mettono a confronto dati che dipendono esclusivamente dalla posizione geografica della città presa a riferimento. La provincia di Verona paga quindi l’elevato numero di giornate di nebbia (90esimo posto), quelle fredde (77esimo posto) così come i giorni in cui la colonnina di mercurio è salita oltre la media nazionale (94esima posizione).
Soddisfatto il sindaco Federico Sboarina. “Tanto più- dice- che tra le grandi città, la nostra è l’unica a posizionarsi tra le prime venti, mentre le altre si trovano tutte ben oltre la metà. Significa che il lavoro quotidiano che viene fatto con le Forze dell’ordine, il Comitato per la sicurezza pubblica e la lotta alla microcriminalità e allo spaccio sta dando risultati concreti. Non ci sono riscontri immediati, invece, nel settore ambiente, dove gli effetti delle politiche si vedono più lentamente’’.