La Provincia di Verona, per qualità della vita, si classifica in Italia al 16° posto, perdendo in un anno ben 8 posizioni, secondo l’indagine annuale del Sole24Ore. Va sottolineato comunque che Verona guadagna posizioni alla voce “demografia e società’’ dove si piazza ottava. Altra categoria migliorata è quella “ricchezza e consumi’’, dove la Porvincia guadagna una posizione piazzandosi al 10° posto. Malissimo per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro: Verona è 68esima a livello nazionale con un numero di incidenti superiore alla media. Peggiora anche nelle categorie “giustizia e sicurezza’’ (30esima in Italia) e anche nella classifica “cultura e tempo libero’’ (35esima). Male anche nella categoria “librerie e patrimonio museale’’ . Note negative anche nella categoria “ambiente e servizi’’ (71esima). Male anche per la qualità dell’aria dove si piazza al 90esimo posto. La 33ma edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata oggi, 12 dicembre, certifica la leadership di Bologna, seguita sul podio da Bolzano e Firenze. E’ la quinta volta in 33 anni che la provincia emiliana arriva prima nella qualità della vita dei suoi abitanti, migliorando di 5 posizioni rispetto all’anno scorso. Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione. I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali). Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l’Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede Parma al 9° posto e Reggio Emilia al 13°. Le provincie del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto. Tra le città metropolitane, Milano – che nel 2021 era in seconda posizione – resta nella top ten ma scende all’ottavo posto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni). Questo 33mo appuntamento della classifica vede anche la nuova edizione dell’Indice della Qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri. Ad offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari.
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