Commenti piuttosto “pepati” anche da parte di Brusco, Movimento 5 Stelle: ”Da Verona, a Vicenza, a Cortina centinaia di migliaia di veneti ormai guardano alle previsioni meteo come ad un incubo. A loro va tutta la solidarietà possibile, ma questo non può più essere un alibi per evitare una critica politica ormai doverosa, bollandola come polemica inopportuna. Soprattutto a Verona abbiamo assistito alla passerella mediatica di chi amministra, con tanto di maglietta della Protezione Civile, sentendo uscire dalle solite bocche lamentele preventive su presunti ritardi del Governo nel decretare lo stato di calamità.Abbiamo visto cadere alberi alti decine di metri con radici delle dimensioni di quelle di un cespuglio, canali di scolo dalle zone collinari tracimare dopo mezz’ora di temporale, sistemi fognari che invece di drenare riversavano nelle strade i liquami.
Questa non è un’emergenza meteo, è un’emergenza di strutture territoriali e urbanistiche, evidentemente trascurate negli anni preferendo dirottare investimenti indispensabili in interventi magari più funzionali alla visibilità e alla propaganda
Non c’è più spazio per distinzioni: Verona che va sott’acqua ogni due giorni è amministrata dalle stesse persone, dalla stessa politica che amministra la Regione. Con la stessa logica.
Non ce ne facciamo nulla di vederli con le magliette della Protezione Civile, vorremmo invece vederli ad un tavolo ad annunciare investimenti, interventi seri e magari le dimissioni di qualcuno di loro”.
Giandomenico Allegri, Pd. propone una legge regionale immediata per «affidare le acque meteoriche ai gestori che già coordinano gli interventi su acqua potabile, depurazione e fognatura, inserendole così le acque meteoriche stesse nel ciclo idrico integrato, col risultato di potenziarne lo smaltimento».
L’altro passo concreto verso la prevenzione, Allegri, lo deriva dalla sua esperienza di vicesindaco e assessore all’Urbanistica a Sommacampagna: «Se partiamo dalla premessa che cementificare non aiuta ad assorbire le acque, mentre al contrario l’esistenza di un campo coltivato sì, l’esempio di un Comune dove 10 interventi di pianificazione urbanistica su 12 sono stati di recupero di patrimonio edilizio già edificato può essere un punto di ripartenza. A Sommacampagna è stata fatta una scelta. E credo sia giusto “spingere” tali scelte lavorando sulla legge urbanistica regionale 11/2004 affinché il calcolo del contributo di sostenibilità ambientale favorisca appunto il recupero del patrimonio sfitto, sia in ambito residenziale che industriale, salvaguardando così il terreno agricolo da nuove costruzioni e cementificazioni». Molto critico anche Massimo Mariotti, Fratelli d’Italia: ”Ho letto.
sui giornali dell’invito alla cittadinanza del sempre bravo assessore competente affinché la gente di Verona rimanga barricata in casa. Qui nessuno ama le facili polemiche ma proprio perché la sicurezza dei cittadini è un principio intangibile, credo di non incappare nel reato di lesa maestà se pongo la seguente domanda: quali interventi strutturali e di manutenzione sono stati previsti dalla affinchè non si ripeta il disastro che abbiamo appena vissuto?”
“E’ a mio modesto giudizio – prosegue Mariotti – una questione di metodo: si può chiedere alla gente di fare la propria parte solo una volta che si è fatta la propria. E se questa è stata fatta, allora va spiegata. Che interventi sono stati previsti? A quanto ammontano le risorse stanziate? A chi si stanno chiedendo ulteriori fondi? “.