Al via i lavori per il potenziamento del III modulo del terminal di Verona Quadrante Europa attraverso la realizzazione di una quarta gru. L’Interporto Quadrante Europa di Verona si conferma un punto nevralgico per la logistica nazionale ed europea. Con un traffico transfrontaliero che rappresenta il 90% del totale e un costante sviluppo delle sue infrastrutture, il Quadrante Europa, attraverso la realizzazione del terzo modulo, rafforza il suo ruolo di hub strategico lungo i corridoi TEN-T, contribuendo a collegare il Nord e il Sud Europa attraverso il valico del Brennero. Gli interventi previsti, tra cui l’installazione di una quarta gru e la costruzione di due nuovi binari nella zona di stoccaggio, miglioreranno significativamente la capacità operativa del terminal, rispondendo alle crescenti esigenze del mercato. I dati aggiornati al 31 ottobre 2024 evidenziano una ripresa del traffico merci con un incremento del 3,81% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è il frutto di efficientamenti organizzativi e di una crescente domanda, soprattutto nel mercato nazionale. Negli ultimi 31 anni, il Quadrante Europa ha visto una crescita straordinaria, passando da 6.900 treni movimentati nel 1992 a una media annuale di 15.000 treni, con un incremento complessivo del 117,4%. Il terzo modulo dell’Interporto di Verona – dotato di infrastrutture avanzate come fasci binari da 600 metri e sistemi di movimentazione all’avanguardia – è al centro di un ambizioso piano di potenziamento. Nel breve termine, è prevista l’installazione di una quarta gru per migliorare l’efficienza delle operazioni di carico e scarico, rispondendo alle esigenze di un mercato in crescita. In una seconda fase, verranno realizzati due nuovi binari nella zona di stoccaggio, ampliando ulteriormente la capacità operativa del terminal. Il potenziamento del Quadrante Europa si proietta anche nel futuro con la realizzazione del IV modulo, che includerà sei binari a standard europeo di 750 metri. Questi interventi saranno fondamentali per supportare l’aumento del traffico merci generato dall’attivazione del BBT (Galleria di Base del Brennero) e dai nuovi collegamenti lungo i corridoi ferroviari europei. “Il Quadrante Europa – ha detto Matteo Gasparato – è la transizione ecologica per eccellenza: nel 2024 il notevole risparmio di traffico su strada ha permesso di evitare l’emissione di 506.446 tonnellate di CO2 e si spostano le merci dai camion ai treni. L’interporto è per sua natura green ed ecologico, grazie proprio alle operazioni di intermodalità tra camion e treni che contribuiscono a ridurre l’inquinamento atmosferico. Il notevole risparmio di traffico su strada, nel corso dello scorso anno, ha permesso di evitare l’emissione di 506.446 tonnellate di CO2 direttamente in atmosfera, la produzione di 443.901 grammi di polveri sottili (PM2,5) e 15.792 kg di NOx. Puntiamo con determinazione a completare lo sviluppo dell’interporto e a renderlo più efficiente e sostenibile.” QETG, lo ricordiamo, è una società per azioni partecipata al 50% da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e al 50% dal Consorzio ZAI, attraverso un modello che garantisca sinergie tra il Gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria Nazionale e il Consorzio ZAI.