Una terza edizione ricca di novità quella presentata di recente dall’Associazione di Promozione Sociale montorioveronese.it, con il contributo della Regione Veneto, il patrocinio e il contributo della Circoscrizione 8^ del Comune di Verona, e il supporto di prestigiose aziende e associazioni del territorio.
Si tratta di “I Quaderni della dorsale”, giunti al terzo volume e nati dalla volontà di affidare alla carta le memorie delle comunità che abitano la Dorsale Preafita, tra Valpantena e Valsquaranto.
«I Quaderni sono fondamentali per accrescere la memoria individuale e collettiva di chi vive in questi luoghi e per stimolare in ogni generazione l’esigenza e la voglia di tornare ad indagare il proprio vissuto collettivo per capire qualcosa in più di se stessi», spiega Anna Morbioli, portavoce dei curatori del progetto. Le novità di questa terza pubblicazione sono la copertina e una sezione aggiuntiva: quest’anno infatti l’obiettivo era rappresentare non luoghi ma volti e personaggi, e attraverso la categoria “istantanee” è possibile osservare gli scatti di frammenti di vita, visti in un’ottica soggettiva; ciascuna storia individuale si fonde quindi per creare un quadro d’insieme che racconta delle vallate della zona.
Non mancano inoltre tematiche quali l’ambiente, l’arte e la tradizione, e la celebre sezione “Sconosciuti ma illustri” presente anche nelle precedenti edizioni. Interessanti anche gli interventi della sezione “A tutta scuola”, dove i più piccoli scrivono le loro riflessioni nel progetto dedicato “Al giorno della Memoria” mentre i ragazzi della secondaria di primo grado, nell’ambito dell’anno dedicato a Dante, propongono un viaggio immaginario del poeta a Montorio. Racconto non meno importante quello dedicato alla scuola in carcere, che ci pone davanti ad una realtà non sempre conosciuta. Infine, sotto la voce “C’è qualcosa di nuovo nell’aria”’ è stato dato ampio spazio al nuovo progetto messo in piedi nel 2020 dall’Associazione montorioveonese.it, relativo al Centro di Documentazione della Dorsale Preafita, che testimonia la volontà di portare avanti una cultura circolare, dove tutto parte dalle fonti per ritornare ad esse con la consapevolezza di doverle preservare, conservare e raccontare. «L’emozione di sfogliare le pagine appena uscite dalla stampa è la stessa di tre anni fa, quando è nata l’idea di questa pubblicazione. I contributi arrivati sono davvero di alto livello e offrono al lettore la possibilità di spaziare nell’intimità della Storia, in una conoscenza emozionale che non permette di rimanere indifferenti.»
Beatrice Castioni