Gli Stati Uniti impongono sanzioni su 328 membri della Duma russa, su 48 aziende della difesa e sul numero uno di Sberbank. Lo rende noto il Tesoro americano, mentre Biden è a Bruxelles per i vertici di G7, Nato e Europa.
Il segretario della Nato Stoltenberg annuncia che gli alleati hanno deciso di “fornire più assistenza all’Ucraina, anche dal punto di vista militare.Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci.
I Paesi del G7 intanto si apprestano a mettere in guardia il presidente russo Vladimir Putin sull’uso di armi chimiche o nucleari in Ucraina: è quanto emerge dalla bozza del comunicato finale dell’incontro, riportata dall’agenzia Bloomberg. I leader dei sette paesi si impegnano a continuare a imporre “severe conseguenze” sulla Russia con l’attuazione delle sanzioni già decise, e sono pronti ad adottare ulteriori misure. I leader del G7 hanno chiesto alle organizzazioni internazionali di rivedere i loro rapporti con la Russia, ha riferito un alto funzionario Usa parlando con i giornalisti al seguito del presidente americano Joe Biden. “Il G7 è compatto nel chiedere alle organizzazioni internazionali e ai forum multilaterali di non proseguire le loro arrività con Mosca come se niente fosse”, ha sottolineato il funzionario. Secondo il Financial Times il G7 intende impedire alla Russia di vendere il suo oro nel tentativo di contrastare gli sforzi della Banca centrale russo di sostenere il rublo e aggirare le sanzioni.
Mosca, intanto, afferma che 30 laboratori utilizzati per lo sviluppo di armi biologiche sono stati localizzati in 14 siti in Ucraina. La Casa Bianca – che respinge le accuse di Mosca sui laboratori ucraini – ha annunciato la creazione di piani di emergenza nel caso in cui la Russia dovesse usare armi chimiche, biologiche o nucleari.
“Siamo preoccupati” sul possibile uso di armi chimiche della Russia “perché vediamo che sta cercando di creare una sorta di pretesto accusando l’Ucraina, gli Usa e gli alleati della Nato prepararsi ad usare armi chimiche e biologiche e abbiamo visto prima che questo un modo di accusare gli altri è effettivamente una via per creare un pretesto per fare lo stesso loro stessi”, ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Le accuse contro l’Ucraina sono assolutamente false e qualsiasi uso di armi chimiche cambia totalmente la natura del conflitto” e “avrà ampie conseguenze diffuse”. Sul tavolo del vertice Nato la dislocazione di altri quattro battlegroup sul fronte Est, in particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa.