“Le Province nel 2023 devono tornare ad avere pieni poteri, la riforma Del Rio va cancellata. Ormai è chiaro a tutti che questo ente territoriale ha una serie di competenze per le quali deve lavorare a pieno regime”.
Manuel Scalzotto sta concludendo il suo mandato di presidente della provincia e dopo questa esperienza non ha dubbi: fra trasporti, lavori pubblici, strade, edilizia scolastica e mille altre incombenze, la Provincia deve poter girare a pieno regime. !”Invece la riforma Del Rio che ha messo in liquidazione le Province ci ha ridotto la pianta organica da 600 unità a 220. Ma l’impegno della Lega e del gverno centrale è ormai certo: le Province vanno ripristinate nel 2023”.
La successione di Scalzotto è già decisa: è stato trovato un accordo tra le forze politiche di centrodestra e centrosinistra, esclusa Sinistra Italiana, sul nome del sindaco di Nogara Flavio Pasini, leghista. Quella del sindaco di Nogara è risultata la sola candidatura a Presidente della Provincia presentata a Palazzo Capuleti, in via Franceschine. La commissione elettorale provinciale ha concluso i lavori certificando che il nome di Pasini ha raccolto 362 sottoscrizioni valide. Ad oggi gli aventi diritto al voto sono 1.303 (erano 1.313 nella precedente tornata elettorale del 2018) tra Sindaci e Consiglieri comunali che voteranno domenica 29 gennaio, dalle 8 alle 20 sempre a Palazzo Capuleti. Lo scrutinio inizierà alla chiusura delle operazioni di voto e non è previsto il quorum.
Nel 2018 erano state presentate due candidature: quella di Arturo Alberti, sindaco di Grezzana e quella di Manuel Scalzotto, sindaco di Cologna Veneta e Presidente uscente.
“Sono molto soddisfatto di questa esperienza che mi ha fatto crescere sul piano personale e amministrativo”, spiega Scalzotto “e per aver contribuito a ripristinare molte delle funzioni della Provincia che deve tornare al ruolo originario. In particolare siamo orgogliosi di aver ottenuto per l’edilizia scolastica 22,5 milioni di euro di contributi del Pnrr. Di questi 10 milioni di euro sono stati destinati all’efficientamento energetico e alla
messa in sicurezza, attraverso la sostituzione dei serramenti, della succursale del Cangrande e del Galilei in via Carlo Alberto a Verona, della sede del Galilei, del Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano, della sede del Cangrande, del Ferraris in via del Pontiere, del Fermi in Piazzale Guardini e del Bolisani di Isola della Scala. Lavori sono previsti inoltre, per l’adeguamento sismico di due edifici scolastici: l’Anti/Bolisani di Villafranca (4 milioni) e il Dal Cero di San Bonifacio (1,5 milioni). L’avvio dei cantieri è programmato per la primavera del 2023”. Sempre nell’ambito del patrimonio immobiliare della Provincia, nel 2022 sono iniziati i lavori di restauro delle facciate e di messa in sicurezza dei merli del Palazzo Scaligero per un investimento pari a un milione di euro. Sulla viabilità dell’area est, la Provincia ha concluso la procedura di Via, Valutazione d’impatto ambientale, per la realizzazione del nuovo lotto della variante alla Sp 10 della Val d’Illasi, per un importo di oltre 20 milioni di euro. Per la Lessinia, invece, si è conclusa la progettazione esecutiva per il ripristino dei due ponti militari sulla Sp 14, tra Erbezzo e Passo Fittanze (650 mila euro), i cui lavori andranno in appalto in gennaio.
Home La Cronaca di Verona Province, 2023 anno della riscossa. Il presidente uscente lascia a Flavio Pasini