Verona sarà la prima città in Italia a promuovere il protocollo di sicurezza “C’è Luisa?”, per donne e ragazze che si trovano in una situazione di disagio all’interno di un bar, ristorante o discoteca dal quale vogliono uscire con discrezione e in sicurezza. In tutti i locali aderenti, nel caso di pericolo o possibili molestie, basterà avvicinarsi al personale del locale e chiedere “C’è Luisa?” per allertare, in modo discreto, lo staff, che procederà con l’allontanamento della possibile vittima, alla quale verrà poi offerto l’aiuto più opportuno: un taxi, una telefonata a casa o, nei casi più gravi, l’arrivo delle forze dell’ordine. Il progetto, già attivo in Germania e Svizzera con lo stesso slogan, è promosso da Krav Maga, associazione sportiva di difesa personale, con il patrocinio del Comune di Verona. Già dalle prossime settimane, i locali della città potranno aderire all’iniziativa, esponendo il materiale illustrativo e formando il personale. Sono in fase di studio degli accordi con l’associazione RadioTaxi di Verona e con il Sindacato nazionale dei locali da ballo, affinchè il protocollo di sicurezza venga attivato in tutta Italia. Sul sito www.celuisa.it sono presenti tutte le informazioni relative al progetto aggiornato ogni settimana dell’elenco delle attività commerciali coinvolte. I locali aderenti saranno sottoposti a controlli e verifiche per assicurare l’applicazione del protocollo. Il progetto è stato presentato in sala Arazzi, dagli assessori al Tempo libero Filippo Rando e alle Pari opportunità Francesca Briani, insieme ai promotori, presidente e vicepresidente dell’associazione sportiva Krav Maga Verona Nicola Provolo e Giacomo Vianello. Presente il presidente 1a circoscrizione Giuliano Occhipinti. “Un’iniziativa davvero importante – dichiara l’assessore Rando –, per assicurare a tutto il mondo femminile di potersi sentire al sicuro, soprattutto all’interno dei locali notturni. Azioni come questa permettono di prevenire e arginare situazioni spiacevoli, molestie e violenze ma sono anche uno strumento deterrente”. “Questo progetto si inserisce nella grande attività di prevenzione e aiuto alle donne vittime di molestie o violenza in città – sottolinea l’assessore Briani –. Sul territorio è attiva una assistenza che 24 ore al giorno è in grado di intervenire a supporto delle vittime”.