“Ci aggireremo tra pensieri e immagini che danno forma e senso alla vita”, racconta Alcide Marchioro, direttore artistico del “Festival della Bellezza” nel commento all’11esima edizione.
La rassegna (nata a Verona, organizzata dall’Associazione Idem, patrocinata dal Ministero della Cultura, promossa dalla Regione Veneto e diventata, nel tempo, un’esperienza culturale nazionale) esplora quest’anno i “rimandi simbolici da cui discende il reale” attraverso quaranta eventi (artistici, filosofici, letterari, teatrali e musicali) realizzati in vari luoghi emblematici del patrimonio storico e artistico italiano.
Festival della Bellezza, al via l’11esima edizione
Il Festival della Bellezza alterna figure iconiche quali Freud, Gesù, Nietzsche e Platone a segni tangibili del passato (i Templi di Selinunte, la Villa Medici, l’Ultima Cena di Leonardo o il Vittoriale) e della contemporaneità (i tagli di Fontana, le opere ambientali di Burri o i fenomeni popolari tratti dal mondo della musica, del cinema, dello sport e della politica).
La sede principale della manifestazione rimane Verona e il Veneto con il Teatro Romano e altri spazi sul Lago di Garda (Villa Guarienti di Brenzone), in Valpolicella (Villa Mosconi Bertani e Villa Guerrieri Rizzardi), a Padova (Palazzo della Ragione), a Treviso (Villa Barbaro e Memoriale Brion) e a Vicenza (Villa La Rotonda, Basilica Palladiana, Teatro Olimpico).
Altra città centrale del festival è Milano con il suo Castello Sforzesco, il Cenacolo Vinciano, il Museo Poldi Pezzoli, Villa Necchi Campiglio e il Museo del Novecento.
L’itinerario, partito da Roma con “Scandalo” (esplorazione della scrittrice Melania Mazzucco sul femminile nell’arte tra rappresentazione e percezione), è giunto al Teatro Romano a inizio giugno con molte e diversificate proposte: l’atteso incontro “La sublimazione poetica del reale” (del regista Matteo Garrone su narrazioni e immagini iconiche del cinema), il concerto “L’infinito tour” (del cantautore-poeta Roberto Vecchioni) e lo spettacolo “L’Odissea e l’arte di essere mortali” (dello scrittore e sceneggiatore Alessandro D’Avenia).
Le figure più iconiche
Una delle figure iconiche più approfondite è quella di Gesù (con gli appuntamenti “Gesù e Freud” di Massimo Recalcati e “Gesù, gli enigmi di un ebreo ellenista” di Igor Sibaldi). Non mancano le voci femminili con i monologhi teatrali di Lella Costa “La Fata” (focalizzata sul viaggio interiore della misteriosa e incantevole fata turchina nelle avventure di Pinocchio) e di Arianna Porcelli Safonov “Disgustibus” (impegnata ad analizzare ascese e discese dei nostri gusti nel corso dei secoli).
Musica dal vivo, racconti e filmati d’epoca sono gli ingredienti utilizzati da Paola Turci e da Gino Castaldo ne “Il tempo dei Giganti” (con capolavori musicali legati a fine anni Ottanta e inizi anni Novanta).
Festival della Bellezza: gli eventi da non perdere
Nei prossimi mesi seguiranno molti altri eventi. Tra quelli imminenti si segnala la lezione sull’arte “Michelangelo e Canova” (di Vittorio Sgarbi, l’11 luglio), il concerto “Un segno di vita” (di Vasco Brondi, il 12 luglio) e “Ermal Meta Live” (di Ermal Meta, il 13 luglio).
La manifestazione, in ogni sua proposta, interpreta la “bellezza come simbolo dei simboli” e pone in relazione le tante immagini del nostro patrimonio culturale a pensieri iconici che aiutano a riflettere e a tramandare narrazioni. In questa visuale le icone osservate nel corso del festival, come spiegano gli organizzatori, “vanno oltre la loro rappresentazione visiva” e diventano “porte verso mondi interiori, veicoli di significato e di memoria che collegano al passato e proiettano nel futuro”.
Il “Festival della Bellezza”, con il suo sfaccettato programma, è un’esperienza di “arte nell’arte” che aiuta ad affrontare, in un vasto spaccato culturale, varie prospettive storiche, identitarie e spirituali.