Con oltre 122.226 accessi nel 2022 i due Pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata – Verona sono il primo punto in cui i veronesi cercano una soluzione quando hanno un’emergenza sanitaria. Le casistiche sono varie e molteplici e le buone pratiche della medicina d’urgenza si affinano sul campo. Per questo motivo, da due anni, l’AOUI di Verona organizza una sessione di incontri operativi per confrontarsi con le altre realtà italiane. Gli accessi sono stati 109.846 nel 2021 e 97.204 nel 2020.
“Cosa abbiamo imparato nel 2022” è il nome del convegno tenutosi nell’aula magna della lente didattica dell’Ospedale di Borgo Roma, che ha portato a Verona specialisti da tutta Italia. Voluto dai direttori delle Unità Operative che si occupano di primo soccorso e urgenza, il convegno ha come comitato scientifico i tre direttori: Ciro Paolillo, Pronto soccorso di Borgo Trento, Antonio Maccagnani, Pronto soccorso di Borgo Roma e Domenico Girelli della UOC di Medicina d’Urgenza di Borgo Roma. Ad aprire il convegno è stato il rettore dell’università di Verona, prof. Pier Francesco Nocini, e il direttore sanitario Aoui, dottoressa Matilde Carlucci. L’esperienza operativa dell’anno appena concluso ha portato alla ribalta tre aspetti: una presenza sempre maggiore di utenti anziani, la funzione preventiva della comunicazione con pazienti e parenti per evitare situazioni di stress e l’alto numero di iscritti alla Scuola di specializzazione in Medicina d’Urgenza dell’università che, come ha sottolineato il rettore Nocini, è in controtendenza positiva rispetto al panorama nazionale. Il Pronto soccorso è con l’emergenza la porta di entrata dell’ospedale, da qui parte la collaborazione con il resto dei reparti ma anche il rapporto con le strutture del territorio soprattutto per la dimissione dei pazienti che non sono più in fase acuta ma di cronicità.
La dottoressa Matilde Carlucci ha ricordato che l’ Azienda non utilizza personale delle cooperative per i due Pronto Soccorso. “Crediamo nell’area dell’emergenza e dell’urgenza e abbiamo tutto personale dipendente. La nostra Scuola ha molti specializzandi .e rappresentano il futuro. Chi è in prima linea e fa medicina d’urgenza è spesso sotto attacco, ma noi rispondiamo invece con l’esempio delle tante azioni positive che facciamo ogni giorno grazie a medici e infermieri’’. La scorsa settimana sono stati diplomati 8 nuovi specializzati in medicina d’urgenza mentre gli specializzandi sono 88.
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