Si resta in attesa della gara per il Project Amia, ma intanto si infiamma il dibattito. A sollevare la questione è Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e sinistra in comune. “Sentire l’ex sindaco Tosi pontificare sulle strategie di gestione dei servizi pubblici locali e delle aziende comunali dopo tutti i danni che le sue due amministrazioni hanno arrecato alla città, produce un certo imbarazzo”, dice, “sulla questione del project Amia, Tosi rischia di avere ragione non perché abbia dalla sua argomenti validi (la sua soluzione del project è sempre stata avversata dai lavoratori e le agitazioni di questi giorni sono frutto di quelle scelte) ma a causa dell’immobilismo dell’attuale amministrazione. Dopo aver promesso, mesi fa, ai propri consiglieri di maggioranza dipendenti Amia di valutare la possibilità di annullare il project per far ritornare Amia in house, l’amministrazione Sboarina non ha più dato notizia di sé. Se ora rinuncia a questa strada per tentare l’avventura della gara a doppio oggetto – continua Bertucco – deve darsi una mossa. La scadenza dell’11 giugno relativa al project (ricevimento delle offerte) non è più rinviabile, già da domani la giunta deve predisporre un piano, bandire una gara per individuare un partner privato, decretare la sospensione del project e prepararsi a resistere alla pressioni che giungeranno da chi vorrà vedere riconosciuto il diritto di partecipare al project già indetto. La strada è in salita anche per un altro motivo : nel campo dello smaltimento dei rifiuti urbani occorre stare bene attenti a chi ci si porta in casa, le numerose inchieste della magistratura stanno lì a dimostrarlo”.