È stato presentato nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il progetto della Scuola Edile Esev-Cpt di Verona per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.
Sono intervenuti: il Vicepresidente della Provincia con delega alle Politiche per l’istruzione, David Di Michele; la referente dello sportello disagio scolastico per gli istituti superiori, Giuliana Guadagnini e, per Esev, Annalisa Barbetta, rappresentante del Cda ed Eva Violante, Coordinatrice area giovani.
Il progetto si pone l’obbiettivo di offrire una formazione a ragazzi e ragazze che non si sono ancora iscritti a un percorso tecnico o professionale o che comunque hanno interrotto gli studi precedentemente intrapresi.
Verranno dunque avviati progetti personalizzati finalizzati al reinserimento scolastico e sociale.
Nel corso del triennio professionale gli allievi acquisiranno, in aula e in laboratorio, competenze rispetto alle innovazioni del processo produttivo, all’introduzione di nuove tecnologie e nuovi materiali, alle evoluzioni delle attrezzature e delle macchine.
A partire dal secondo anno, gli studenti alterneranno la formazione a scuola con periodi di stage in impresa ed esperienze sul campo denominate “Impresa Civica Edile”, con interventi di manutenzione straordinaria di opere pubbliche. Sarà, inoltre, possibile creare percorsi ad hoc per quei ragazzi e ragazze che necessitano di inserirsi in breve tempo nel mondo del lavoro avendo già vissuto esperienze scolastiche accidentate. Il progetto non contempla costi d’iscrizione per le famiglie.
La Scuola Edile di Verona è un centro di formazione professionale che permette il conseguimento della qualifica di “Operatore Edile” e di “Tecnico edile”.
Inoltre, la scuola è una realtà radicata nel territorio scaligero ed è inserita all’interno di diverse reti territoriali composte da cooperative sociali, associazioni, istituti scolastici e Comuni con i Servizi sociali e tutela minori.