Sono finiti nei guai tre imprenditori e una società operanti nel settore del commercio di prodotti contraffatti per l’agricoltura (fitosanitari).
Sono loro i destinatari dei provvedimenti eseguiti nelle scorse ore dai finanzieri del Comando provinciale di Verona e dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Padova: un misura interdittiva e il sequestro preventivo di circa 180 mila euro su disponibilità finanziarie e beni, entrambi emessi dal gip del tribunale di Verona su richiesta della Procura.
Prodotti contraffatti, frode e riciclaggio
Le indagini della GdF di Verona e dei Carabinieri di Padova avrebbero permesso di portare alla luce uno schema fraudolento mediante il quale gli indagati, anche attraverso società di diritto estero a loro riconducibili, avrebbero introdotto in Italia prodotti fitosanitari contraffatti, beneficiando della competitività del prezzo praticato.
In particolare, venivano realizzati fitofarmaci a cui era apposto illecitamente il marchio di note case produttrici, ignare della frode in commercio. I prodotti, anche di importazione cinese, venivano introdotti in Europa mediante falsificazione della documentazione accompagnatoria e successive cessioni tra società, tutte riconducibili agli stessi indagati.
I colpevoli e le denunce
Nel meccanismo delineato, fondamentale è stato il ruolo degli imprenditori indagati, che potevano introdurre i prodotti contraffatti mediante una rete societaria da loro stessi costituita, anche attraverso la compiacenza di tipografie per la stampa delle etichette da apporre sui prodotti e di prestanomi a cui affidare, solo formalmente, la gestione delle società.
La colpevolezza dei soggetti sottoposti a indagine sarà definitivamente accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, vigendo la presunzione di innocenza prevista dall’art. 27 della Costituzione.
L’attività in rassegna, grazie alla sinergia instaurata tra i militari della GdF di Verona e del NAS dei Carabinieri, ha perseguito l’obiettivo di tutelare i consumatori e il mercato, contrastando la commercializzazione di prodotti contraffatti che, oltre a distorcere la concorrenza, presenta profili di pericolo per la salute e la sicurezza degli utenti.