Recupero di Forte Santa Caterina: ci siamo.
Oggi è stata presentata la versione definitiva del masterplan con le nuove funzioni che, rispetto al progetto redatto nel 2021, sono più coerenti con il contesto ambientale e naturalistico in cui si inserisce oltre che con le specifiche mission del bando Pinqua e del Pnrr relative all’housing sociale.
Un cambio significativo, che valorizza in modo importante la quota verde, circa 76 mila metri quadrati in riva all’Adige, e diminuisce quella edificata, che passa da 16.300 mila a 4.600 metri quadrati. Più spazio alla parte residenziale per le persone con fragilità, che passa da mille a 2 mila metri quadrati e rimodulate le diverse funzioni. Il progetto è stato infatti studiato in modo tale da consentire alle persone con diverse fragilità che trovano alloggio nella parte dell’housing sociale formata da 20 unità abitative di poter essere occupate nelle diverse attività previste, che saranno investimenti orientati agli obiettivi di inclusività e integrazione.
Eccoli, gli ambiti definitivi, che accanto alle residenze dedicate all’housing sociale renderanno l’area di Santa Caterina un luogo volto all’inclusività sociale attraverso il coinvolgimento e la partecipazione della cittadinanza. C’è il polo della Conoscenza, dove potranno trovare spazio aule studio, biblioteca, spazio funzionale, laboratorio di sperimentazione; il Polo dei Mestieri come laboratori di artigiani locali, teatrali e di scenografie; il Polo dell’Inclusione con l’housing sociale, il ciclostello e la fattoria sociale, il Polo Food km0 con il ristorante, la cucina sociale e il mercato all’aperto; il Polo Forte Santa Caterina con possibili aule funzionali da recuperare in alcuni spazi interni del forte. Elemento fondamentale dell’area resta la quota a verde, che con il nuovo masterplan sarà valorizzata e resa più fruibile da tutta la cittadinanza, nell’ottica di rendere Forte Santa Caterina un luogo aperto e vissuto da tutti per tutto il tempo dell’anno.
Nel grande bosco di 76 mila mq saranno creati un percorso avventura, un orto botanico e un grande parco della biodiversità, la piazza centrale al Forte per eventi di vario tipo, l’arena all’aperto per spettacoli e manifestazioni, la creazione di orti e frutteti in gestione alla comunità per promuovere l’agricoltura sociale.
Quanto ai tempi, già terminate le indagini ambientali e di rischio bellico, ora il masterplan definitivo permette di procedere con le successive fasi progettuali per finire i lavori entro marzo 2026. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, poi inserito nel Pnrr, con 15 milioni di euro.
“Crediamo che il nuovo masterplan sia non solo più coerente con gli indirizzi PINQUA E PNRR , ma anche più organico rispetto al contesto urbano in cui si inserisce- ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici e all’ Ambiente Tommaso Ferrari -. Assoluta priorità viene data alla parte verde e alla funzioni che la renderanno viva ed attrattiva per tutto il periodo dell’anno. La sfida della rigenerazione urbana innovativa sarà accompagnata da quella della gestione degli spazi e delle attività, per quale a settembre partirà una fase di ascolto con tutti gli stakeholders per raccogliere idee e proposte da tradurre in progetti organici”.
“Social Housing significa case per chi è fragile, significa aprirsi a diverse fragilità inserite in occasioni di occupabilità, uno spaccato della realtà che troverà una risposta innovativa nel progetto di housing sociale – ha detto l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Puntiamo a far di Forte Santa Caterina un luogo davvero attrattivo, non solo per chi al suo interno troverà un’occupazione ma anche per i veronesi e le famiglie, grazie alle diverse proposte di iniziative e attività che si verranno avviate”.
Per la progettazione sono in campo tre studi specializzati che si concentreranno sugli altrettanti ambiti di intervento; spazi aperti e polo costruito; polo social housing; restauro e rifunzionalizzazione del Forte.
“Un progetto davvero sfidante e stimolante caratterizzato dall’imprinting moderno e inclusivo” hanno detto i progettisti presenti Gianluigi Barretta dell’omonimo studio di progettazione, Angelo Ferrari di NuvolaB Architetti Associati e Davide Graniti di Arteco.
Presente in conferenza anche il responsabile unico del procedimento Gianluca Felici.