Primo ponte con assalto al Garda. La fine del lockdown fa tornare alle vecchie abitudini Sul lago dopo l’emergenza si attende però il ritorno dei turisti tedeschi e olandesi

Un calo delle presenze dell’80% in agriturismo per il ponte del 2 giugno che è stata la prima occasione per fare una scampagnata nel verde, anche se solo in regione, dopo che il lockdown da coronavirus ha fatto saltare i tradizionali appuntamenti del lunedi di Pasqua, del 25 aprile e del 1° maggio. E’ quanto stima la Coldiretti scaligera rispetto allo scorso anno sulla base delle prenotazioni indicate da Terranostra, la rete degli agriturismi di qualità promossa da Coldiretti, in occasione del ponte della Festa della Repubblica.
La situazione è la stessa: vuote le stanze degli alloggi, ristorazione ridotta al minimo e qualche presenza negli agri-campeggi. Per le strutture agrituristiche diffuse sul territorio veronese dal Lago di Garda alla montagna, dalle colline alla pianura, la ripresa procede con grande rilento nonostante i luoghi isolati, l’atmosfera familiare, gli spazi verdi e i numeri dei posti a sedere limitati diano una sicurezza maggiore a chi frequenta le strutture agrituristiche. Ma la magnifica giornata di sole ha messo coraggio ai veronesi che si sono riversati sulle sponde del Lago per un primo assaggio stagionale. Stando alle presenze viste ieri sul Garda si può essere moderatamente ottimisti. Certo la riapertura delle frontiere regionali dovrebbe dare un nuovo impulso, ma la spinta maggiore dovrebbe arrivare dal ritorno della tradizionale clientela che qui parla soprattutto tedesco e olandese. C’è da augurarsi che venga messo da parte ogni tipo di pregiudizio.