Nasce a Verona, sulla scia di “Arena di pace 2024” una proposta inedita e da più parti considerata oggi fondamentale: la Scuola di pace e nonviolenza. L’obiettivo è di formare giovani e adulti alla pace con competenze in mediazione politica, gestione dei conflitti e metodo nonviolento. In prima linea la Chiesa veronese, con l’impegno diretto del vescovo Domenico Pompili, che desidera non si indietreggi rispetto al lascito della visita di papa Francesco dello scorso 18 maggio, che ha fatto di Verona una capitale della pace: «L’orizzonte, rimarcato anche recentemente dal Pontefice, è di scardinare la logica del conflitto e dell’alimentare lo scontro, anche attraverso le parole dissennate di alcuni potenti. Oggi siamo chiamati a introdurre una logica diversa e questa Scuola ne diventa uno strumento». Direttori del corso saranno don Renzo Beghini (presidente Fondazione G. Toniolo) e Massimo Valpiana (presidente Movimento Nonviolento). Valpiana spiega: «La genesi specifica è l’incontro di papa Francesco del maggio scorso, ma possiamo dire che i temi della pace e della nonviolenza sono una sintesi della sua pastorale. Non per niente il messaggio per la Giornata mondiale della pace del 2017 aveva come titolo “La nonviolenza: stile di una politica per la pace” e mostrava come questo metodo abbia risolto tanti conflitti nella storia, dall’Inda al Libano». Don Beghini aggiunge: «La pace non è solo assenza di conflitto, ma molto di più. Questa Scuola parte da Verona ma ha un respiro nazionale; ha un livello scientifico e conta su convenzioni con importanti Università italiane, da cui arrivano i diversi docenti, oltre a collaborazioni con enti, centri studi e fondazioni su tutto il territorio italiano». L’inizio ufficiale sarà venerdì 7 febbraio, alle 18 presso il Salone dei vescovi (piazza vescovado, 7) con la Lectio magistralis “Si può ancora sperare nella pace?” del prof. Giuliano Pontara, professore emerito di filosofia pratica dell’Università di Stoccolma e uno dei massimi studiosi della nonviolenza a livello internazionale; la partecipazione sarà libera. Per l’estate gli organizzatori si stanno muovendo per offrire ai partecipanti la possibilità di una sorta di summer school in luoghi di conflitto. A ottobre, un convegno su Alexander Langer, pacifista e ideatore del progetto del Corpo civile di pace, a trent’anni dalla morte, segnerà la conclusione del primo anno della scuola e l’inizio del secondo. Le iscrizioni vanno fatte online fino a fine febbraio.