Prezzi della carne di coniglio al ribasso. Gli allevatori sono costretti a subire riduzioni del tutto ingiustificate del prezzo da parte della Commissione Unica Nazionale (Cun) di Verona che ogni venerdì determina le quotazioni del prezzo degli animali. La Coldiretti scaligera registra l’ennesima speculazione ai danni di produttori agricoli e allevatori con l’alibi dell’emergenza sanitaria. Come sta accedendo in molti comparti, la mancata collocazione dei prodotti nel canale della ristorazione (Ho.re.ca) ha segnato un forte incremento del consumo domestico con importanti aumenti di vendite nella grande distribuzione organizzata. Il Veneto, leader del comparto cunicolo, con 300 allevamenti professionali alleva circa 8 milioni di capi e rappresenta il 40% della produzione nazionale. La provincia veronese, a sua volta, con circa 20 allevamenti professionali vale il 40% della produzione cunicola veneta.
“La filiera del cibo sta facendo con abnegazione, senso civico e con innegabili sacrifici il proprio dovere per garantire che i prodotti di qualità italiana, nel rispetto delle norme di sicurezza, possano continuare a giungere sulle tavole delle famiglie italiane. E’ triste però constatare – sostiene Daniele Salvagno presidente di Coldiretti Veneto e Verona – che a causa dei comportamenti di pochi soggetti, interessati esclusivamente al proprio tornaconto piuttosto che a quello generale, stiano provocando danni che rischiano di essere irreparabili per il mondo agricolo”.