Prevenzione, un processo di cambiamento La programmazione delle attività orientata a sviluppare una rete di collegamenti

Il 2018 con l’adozione del nuovo atto Aziendale ha segnato un cambiamento nella ridefinizione dell’assetto organizzativo del Dipartimento di Prevenzione e delle sue Unità Operative. Il processo di transizione e cambiamento avviato nel 2017, con il riconoscimento di un unico Dipartimento di Prevenzione nel territorio provinciale dell’azienda ULSS 9 Scaligera, è proseguito secondo un percorso di innovazione della comunità di pratiche di prevenzione, in una logica di integrazione con altre Strutture, Servizi e Unità Operative, interni ed esterni all’Azienda ULSS, impegnati nella promozione e nella tutela della salute dei cittadini. La programmazione delle attività, in linea con la visione del Piano Nazionale e Regionale della Pre­venzione 2014 – 2018, è stata orientata a costruire e sviluppare una rete di collegamenti fra interlocutori (istituzionali e no) con un approccio multisettoriale, per setting di vita (luoghi di vita e di lavoro), per ciclo di vita (life course), contrastando le disuguaglianze di salute e garantendo equità. Nel 2018 rilevante è stato l’impegno sul fronte della prevenzione e monitoraggio relativamente all’inquinamento da sostanze Per­fluoroalchiliche – PFAS e alla sorveglianza della popolazione esposta, agli screening oncologici, all’emergenza WEST Nile, alla prevenzione vaccinale delle malattie infettive, alla sicurezza alimentare, alla sicurezza negli ambienti di lavoro e alla promozione della salute. La relazione è stata illustrata alla presenza del direttore generale Pietro Girardi, del direttore sanitario Denise Signorelli, del direttore del dipartimento di prevenzione Linda Chioffi e del presidente della conferenza dei sindaci Flavio Pasini.
POPOLAZIONE
Complessivamente, per l’anno 2018 la popolazione residente in provincia di Verona presenta un saldo naturale (differenza tra nati e morti) negativo; contestualmente, le migrazioni di stranieri e non (iscritti da altri comuni, ecc) bilanciano il calo e determinano un saldo totale positivo (+ 3.676 abitanti). La popolazione di nazionalità italiana è più numerosa nella fascia d’età compresa fra i 30 e i 70 anni con una considerevole quota di anziani, mentre la popolazione straniera è caratterizzata da una maggior numerosità nelle fasce di età infantili e adulte, con una popolazione anziana scarsamente rappresentata. Si conferma il progressivo invecchiamento della popolazione che comporta una crescita esponenziale di soggetti malati cronici e disabili, ed un progressivo allungamento dell’aspettativa di vita in condizioni di cronicità e disabilità con un maggiore carico assistenziale.
COPERTURE VACCINALI
La riduzione delle coperture vaccinali, dovuta al diffondersi di un clima di minore fiducia nei confronti delle vaccinazioni, ha rappresentato un fenomeno generalizzato. In Veneto, dopo alcuni anni in cui il trend delle coperture vaccinali è stato decrescente, per i nati nell’anno 2016 si registra un incremento delle coperture vaccinali. In AULSS 9 nel 2018 le coperture a 24 mesi per le vaccinazioni incluse nel vaccino esavalente hanno evidenziato un incremento consistente, avvicinandosi alla soglia del 95%.
A metà dicembre 2019 le coperture vaccinali (anno di nascita 2017) per il vaccino esavalente e per il MPRV hanno superato il 95% , soglia indicata come obiettivo dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 .
INQUINAMENTO DA PFAS
Nel territorio dell’Azienda ULSS 9 Scaligera i Comuni dell’area rossa sono 13: Albaredo D’Adige, Arcole, Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà, Veronella, Zimella , Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Legnago, Minerbe, Terrazzo (per un totale di 71.880 residenti). Si tratta di comuni serviti dalla rete di acquedotto alimentata dal campo pozzi di Almisano di Lonigo (VI), che nel 2013 si è scoperto esser stato contaminato da PFAS.
STILI DI VITA
Dalla sorveglianza 2016 OKkio alla Salute su bambini di 8 anni emerge che in Veneto il 25 % è in eccesso ponderale (19% sovrappeso e 6% obeso); dalla sorveglianza P.A.S.S.I. 2016 gli adulti (18-69 anni) risultano con eccesso ponderale del 41% (31,5% sovrappeso e 9,5% obesi). In Veneto il 14% dei bambini e il 25% degli adulti sono sedentari.