Prevenire le difficoltà di apprendimento Per la prima volta a tutte le scuole primarie del territorio a supporto di studenti con disturbi

Una iniziativa speciale rivolta per la prima volta a tutte le scuole primarie del territorio, grazie al sostegno economico del Comune di Verona. Un progetto di potenziamento formativo mirato, da realizzarsi in collaborazione con la famiglia e la scuola, a supporto degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Si tratta del “Pre.Dis.A – Prevenzione delle difficoltà dell’apprendimento. Conoscere, rilevare e potenziare le abilità scolastiche nel primo e nel secondo anno della scuola primaria” che l’assessora alle Politiche educative e Scolastiche Elisa La Paglia ha illustrato oggi in Comune in occasione della commissione consiliare 5^ presieduta dalla consigliera Chiara Stella.
“Nella convinzione dell’importanza di una diagnosi precoce e delle azioni correttive conseguenti per il benessere dei bambini e delle bambine coinvolti – spiega l’assessora alle Politiche educative e Scolastiche Elisa La Paglia – questo progetto, svolto negli anni scorsi in via sperimentale solo in alcuni istituti, viene ora messo a disposizione di tutte le scuole primarie cittadine. L’obiettivo è quello di coadiuvare gli sforzi per un miglioramento della situazione generale e di un contenimento dei possibili disagi emotivi di oggi e di domani per i minori interessati dal problema”.
Per il dott. Leonardo Zoccante, responsabile dell’UOC Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori dell’Ulss9, intervenuto in commissione: “l’elaborazione in forma anonima dei dati per cercare indicatori neurobiologici, ‘elementi sentinella’, può consentire di intercettare preventivamente il problema o il disturbo di apprendimento”.
L’iniziativa è stata infatti proposta agli Istituti Comprensivi di Verona per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025. La prima fase d’intervento è già in esecuzione.
Vi hanno aderito ad oggi 14 Istituti Comprensivi per un numero complessivo di 1.040 bambini coinvolti nella fase iniziale del progetto, che si sviluppa attraverso incontri formativi con gli insegnati e con i genitori e attività di identificazione e potenziamento nei confronti dei bambini che evidenziano un rallentamento nell’acquisizione delle abilità scolastiche di base.
Vi partecipano: IC Stadio – Borgo Milano, IC Madonna di Campagna – San Michele, IC 4 Ponte Crencano – Quinzano – Avesa, IC 5 Santa Lucia, IC 6 Chievo – Bassona – Borgo Nuovo, IC 8 Centro Storico. IC 9 Valdonega. IC 10 Borgo Roma Est, IC 12 Golosine, IC 13 Primo Levi (Cadidavid – Palazzina), IC 14 San Massimo, IC 16 Valpantena, Ic 17 Montorio, IC 18 Veronetta – Porto.
L’idea è promossa dal Rotary Club Verona Scaligero, in collaborazione con i Rotary Club di Verona e Provincia, con il partenariato dell’AULSS9 Scaligera, dell’Ufficio Scolastico VII Ambito Territoriale di Verona ed il sostegno economico del Comune di Verona – Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche
Azioni dirette. Questi gli obiettivi generali perseguiti:
– favorire lo sviluppo di competenze specifiche nel docente rispetto ai modelli evolutivi e neuropsicologici relativi all’acquisizione delle abilità strumentali di lettura e scrittura;
– identificare precocemente i ritardi nell’acquisizione della lettura e scrittura mediante un’osservazione sistematica;
– accompagnare i genitori ad una maggiore consapevolezza delle eventuali difficoltà del proprio figlio, delle possibilità di intervento e dello sviluppo di possibili disagi emotivi;
– creare uno spazio di condivisione e supporto nella gestione dei casi più complessi all’interno della classe;
– attivare percorsi di potenziamento mirato e documentato per i bambini fragili e relativo monitoraggio;
– ridurre gli invii impropri al Servizio Sanitario;
– offrire una diagnosi tempestiva ai bambini con Disturbo specifico dell’Apprendimento, riducendo sia la gravità del quadro clinico che gli effetti correlati sul piano emotivo e psicopatologico;
– creare una rete operativa di interventi di prevenzione scuola-famiglia;
– raccogliere in modo sistematico dati sull’efficacia di identificazione precoce;
– realizzare un’infrastruttura informatica per la digitalizzazione dei processi gestionali afferenti al progetto (a cura di Rotary Club Verona Scaligero).